Elezioni, Callipo: “Oliverio tenga fuori il centrodestra”

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Ieri ho partecipato alla direzione regionale del Pd. Era il primo appuntamento ufficiale del partito calabrese dopo le primarie e nel mio intervento ho voluto rimarcare alcuni concetti che ritengo fondamentali in vista delle elezioni regionali del 23 novembre. Innanzitutto ho detto chiaro e tondo che mi oppongo e mi opporrò a qualsiasi accordo elettorale con chi ha condiviso con Scopelliti le responsabilità del suo disastroso governo. D’altronde, come ho sottolineato, il documento approvato il 22 settembre scorso dall’Assemblea regionale del Pd parla chiaro: “Nessun candidato può provenire dalle file della passata amministrazione di centro-destra, sancendo il principio che non accettiamo e non sollecitiamo il trasformismo politico che tanto male ha fatto alla Calabria”.
È una direttiva esplicita che non può essere in alcun modo aggirata. Ma se ciò non bastasse a convincere tutti sulla necessità di avere liste coerenti con questo principio, ho ricordato che alle primarie ben 55.000 calabresi di ogni età ed estrazione sociale hanno chiesto a gran voce una nuova politica che rinneghi i trasversalismi e promuova il rinnovamento. Al di là dell’esito finale della consultazione preelettorale, il loro voto non può essere tradito né ignorato. Ed io mi farò garante di ciò, vigilando con tutti gli strumenti politici a disposizione affinché ciò non avvenga. Mario Oliverio dimostri con i fatti che il rinnovamento, al quale anch’egli ha fatto riferimento in campagna elettorale, è un suo reale obiettivo, contribuendo a tenere fuori dalle liste chi proviene dal centrodestra, a cominciare dai consiglieri ancora in carica che hanno rappresentato la maggioranza politica di Scopelliti. E quando parlo di liste alludo ovviamente anche a liste “civiche” di appoggio esterno al candidato presidente. Se così sarà, Oliverio potrà contare sul sostegno leale di tutti coloro, me compreso, che si riconoscono nella coalizione di centrosinistra e vogliono portare il Pd alla guida della Regione. In caso contrario, non si rischia di perdere solo le elezioni ma anche la faccia, perché non possiamo accettare allargamenti compiacenti o cooptazioni più o meno occulte, ma dobbiamo dar seguito alle idee e alle proposte che abbiamo discusso con i cittadini durante le primarie, con trasparenza, onestà e chiarezza di obiettivi. Nel corso della direzione regionale del Pd ho anche confermato che non intendo candidarmi personalmente alle elezioni regionali. Il motivo è presto detto: coerenza. Durante la campagna per le primarie ho più volte ribadito che non mi sarei candidato ed è giusto che mantenga questo impegno.
La mia partecipazione alle primarie non è stata dettata dalla volontà di perseguire un obiettivo personale, ma dal senso di responsabilità verso un progetto che va ben al di là delle ambizioni individuali. Il mio ruolo era e resta quello di catalizzare il consenso di quei calabresi che come me sono convinti che occorra una nuova idea di politica, capace di liberare la Calabria dai clientelismi e dai trasversalismi. Un ruolo che posso svolgere con credibilità soltanto se mantengo i miei impegni. Oltre il 42 per cento dei calabresi che hanno votato alle primarie chiedono una nuova politica. È un dato che non può essere sottovalutato, perché è chiaro che senza di noi il centrosinistra non va da nessuna parte. Quindi in Consiglio regionale comunque ci saremo, proponendo la candidatura di persone preparate e motivate, che hanno lottato con noi alle primarie e sapranno interpretare in maniera autentica le nostre istanze».

 

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Author: Francesco

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