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Nell’ultimo periodo il territorio calabrese è investito da una serie di inchieste che stanno svelando il malaffare che gravita attorno al sistema politico. L’ultimo, in ordine di tempo, quello avviato dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Crotone che ha portato a galla l’ennesimo spreco di denaro pubblico, un danno erariale di 890 mila euro che vede coinvolti oltre a due imprenditori locali anche due dirigenti regionali.
La vicenda riguarda un finanziamento erogato dalla Regione ad una impresa per la realizzazione di un hotel, mai portata a termine : gli imprenditori dopo avere incassato la prima parte del denaro non hanno ultimato la costruzione della struttura. Secondo le indagini, i dirigenti regionali sarebbero stati segnalati perché avrebbero concesso delle proroghe ulteriori all’impresa in questione, violando i termini massimi fissati da una apposita delibera di Giunta e ritardando così il monitoraggio dell’iniziativa con l’avvio della conseguente azione di recupero.
Pur confidando nella giustizia, non possiamo tacere davanti alla dimostrazione di inadeguatezza dell’amministrazione pubblica calabrese, ormai appassita tra complicità e negligenze. La tolleranza dell’illegalità nella nostra regione ha trovato un terreno fertile nelle istituzioni grazie alla malapolitica che gli ha permesso di radicarsi. Una tolleranza che rischia di mettere nell’ombra chi invece fa il suo lavoro con competenza e nel rispetto della legge.
La nostra regione – non diversamente dal resto del Paese – sta vivendo forse il momento peggiore della sua pur non felice storia recente, dove le risorse economiche e finanziarie sono sempre più difficili da reperire : non possiamo permetterci sprechi di questo tipo. Nel caso specifico parliamo di soldi pubblici che avrebbero potuti essere utilmente investiti. Un’intollerabile sottrazione di risorse.
Non si può giocare con il disagio dei calabresi e condannarli ad un futuro sempre più nero. Noi del M5S non ci stancheremo mai di dire che in Calabria serve un cambiamento urgente per non tollerare più queste pessime pratiche prima che infettino tutto l’apparato amministrativo. Vogliamo preparare un terreno politicamente fertile così che le persone oneste e competenti possano operare per il bene dei cittadini calabresi.
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