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La politica svolge la sua effettiva funzione solo quando i suoi rappresentanti sanno delineare la propria azione, e ora più che mai vi è l’estremo bisogno di orientare tale azione verso liste fortemente rappresentative di una comunanza di interessi e di valori.
Dispiace, a questo proposito, aver dovuto apprendere che a tale decoroso obiettivo non si è ispirato il compito di De Bartolo, che è risultato non realmente funzionale al suo incarico di segretario provinciale di Idv.
E’ quanto dichiarano in una nota congiunta il Segretario regionale del Psd Filomena Falsetta e Giacomo Fuscaldo, referente provinciale di Cosenza del Psd nonché Presidente del Circolo Idv G. Falcone di San Giacomo D’Acri.
Ma dispiace ancor di più – si legge nella nota – l’aver colto una irrazionale apertura manifestata dai vertici nazionali di Idv nei confronti di De Bartolo.
E’ vero, occorre compiere tutti gli sforzi possibili per favorire il dialogo, la costruzione e l’unitarietà di un Partito, ma non certo attraverso intercessioni sterili ed infruttuose, ma vigilando sui quei soggetti ai quali viene affidata la responsabilità politica di un partito, affinché si accerti la loro reale capacità di intendere la vera autorità della politica, e di farne una vocazione nel senso pieno della parola.
In questi giorni stiamo attraversando una fase politica delicata e complessa, per via delle imminenti amministrative, ed è sconcertante l’aver constatato gli ostacoli frapposti da De Bartolo al Consigliere regionale Idv Mimmo Talarico nel corso della stesura della lista, per il semplice fatto di volere quest’ultimo una lista espressione di una politica collettiva. Ed è proprio in favore di una politica collettiva che i rappresentanti nazionali di Idv avrebbero dovuto intercedere, anziché tendere la mano ad un mero oppositore di un programma costruttivo, e, quindi, avversatore di una base programmatica comune.
Fino a quando persisterà la volontà di assecondare simili comportamenti, non si perverrà mai ad una concreta unità, ma si moltiplicheranno le divergenze, che distoglieranno gli elettori da quegli elementi positivi che invece meritano di essere valorizzati.
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