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Apprendo con vivo stupore quanto scritto sul alcune edizioni locali di noti quotidiani calabresi usciti venerdì 13 maggio.
In queste pagine, il Presidente del Consiglio Provinciale Benedetto Proto scrive, cito testualmente: “ Apprendo con rammarico, non certo però con stupore, le vicende che stanno coinvolgendo il mio partito in queste ore, dopo la visita del Premier, Silvio Berlusconi. A soli tre giorni dal voto per le elezioni amministrative, l’UDC si trova senza candidato a sindaco nella città capoluogo di provincia, questo rappresenta una enorme opportunità sprecata”.
Mi corre l’obbligo di sottolineare che: Proto ha dimenticato di aggiungere accanto alla frase “mio Partito” la parola “ex” visto che lui non fa più parte dell’Udc.
Pregherei inoltre l’ex iscritto Benedetto Proto, di non avventurarsi in appelli ai militanti o ai simpatizzanti UDC, e in particolare, gli consiglierei, di non richiamare alla coerenza o alla dignità politica.
Proto infatti, è un altro di quelli che ricopre ruoli istituzionali solo grazie alla generosità del partito e non certo per meriti personali .
Con questa mia, colgo l’occasione, per appellarmi a Proto. Lo pregherei, innanzitutto di dare un segnale di moralità politica dimettendosi da Presidente del Consiglio Provinciale, poiché questo è un ruolo che occupa in quota UDC.
L’UDC è un partito fatto di persone leali e coerenti e non di arrampicatori politici. Tutti coloro che hanno tentato la facile scalata a poltrone e postazioni di rilievo, sono stati poi puniti dalla loro stessa ingordigia.
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