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“Pure i pensionati hanno subìto un danno dalla manovra del Governo Monti. Sarebbe anche una beffa se, costretti ad aprire un conto corrente, i pensionati italiani debbano pagarne il prezzo alle banche. A questo punto è meglio abrogarla quella norma. Non ci perderanno né i pensionati, che torneranno a incassare le proprie pensioni alle poste, né le banche subiranno alcun danno. Questa è una soluzione giusta ed equa”.
E’ quanto sostiene l’on. Domenico Naccari, delegato del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dopo le dichiarazioni rese alla Camera dal sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo che ha parlato di “un danno per le banche” la gratuità delle commissione per chi percepisce fino a 1.500 euro. “Se nel tentativo di assecondare le richieste delle Banche – prosegue Naccari -, il governo adottasse un nuovo provvedimento per introdurre l’odioso balzello contro i pensionati, avrebbe ragione chi ha bollato il nuovo esecutivo di essere “il governo delle banche”.
E’ profondamente ingiusto far pagare i più deboli per appagare il desiderio di qualcuno a fare più profitti. Il vero “danno” dalla manovra finanziaria – prosegue Naccari – lo hanno subìto in misura maggiore quelle generazioni che vedranno slittare di qualche anno l’agognata pensione, i ceti medi e le fasce indigenti; i milioni di cittadini costretti dalle accise statali a pagare due euro un litro di carburante, le famiglie che vedono aumentare in modo sproporzionato il costo della vita, per non parlare – ha concluso Domenico Naccari – delle imprese sul lastrico in un paese sprofondato in una crisi dove le uniche aziende a chiudere i bilanci in attivo sono proprio gli istituti bancari.
Quindi meglio abrogare la norma per non scontentare nessuno e non creare tensioni nel paese. Le banche facciano di più per aiutare famiglie e Pmi, in particolare nel Mezzogiorno, anche alla luce delle imponenti iniezioni di liquidità offerte recentemente dalla Bce”.
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