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La credibilità della rappresentanza politica è data anche dallo stile e dal modo di come si conduce la propaganda elettorale.
Se in campagna elettorale un candidato, per suffragare la propria forza di competere, ricorre a sondaggi farlocchi anche per questo non merita fiducia ed è da considerare per i cittadini poco affidabile.
E’ questo quanto sta succedendo alle elezioni primarie per il candidato Presidente alla Regione del centrosinistra.
Il candidato Gianluca Callipo per accreditarsi agli occhi dei calabresi si è affidato ad un primo sondaggio svolto da SWG rispetto al quale la stessa casa sondaggistica ha dovuto pubblicamente ammettere che quel test di fatto fosse inficiato dalla confusione tra i due Callipo. I cittadini intervistati non sapevano se si trattava di Pippo o Gianluca.
Nonostante questa gaffe però Callipo, ovviamente Gianluca e non Pippo, non demorde ed ecco che incorre in una sonora diffida dell’Istituto Piepoli su un uso improprio e strumentale di un altro paradossale e roboante sondaggio pubblicato per pronosticare inverosimili previsioni elettorali a suo favore.
L’Istituto sondaggistico testualmente dichiara che lo “studio non è stato comunicato all’Agcom non essendone stata autorizzata la diffusione a mezzo stampa e pertanto si invita alla correzione e alla pubblicazione della rettifica” in quanto “ la ricerca è stata effettuata per delineare il clima di opinione qualitativo generale e non a fornire stime statisticamente significative che presentano un margine di errore troppo alto che ne riduce fortemente l’attendibilità quantitativa “.
In queste primarie avrebbe fatto bene Callipo ad appassionarsi alle cifre che sostanziano la condizione della Calabria e non ad incartarsi nelle fantasiose cifre di sondaggi farlocchi.
Per fortuna ormai mancano soltanto pochi giorni perché Callipo possa prendere atto dell’esito elettorale che sarà sancito dai voti reali.
Siamo certi che anche Callipo avrà modo di capire che i calabresi non sono alla ricerca di una guida di plastica alla Regione ma di una direzione solida e credibile, capace di scrivere un nuovo inizio della storia del regionalismo attraverso prima di tutto la crescita ed il riscatto morale, sociale ed economico della nostra terra.
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