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«Insieme a Sua Eccellenza il Prefetto Michele Di Bari nella giornata di ieri ci siamo recati ad Archi, presso il centro di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati, non solo per manifestare la presenza dello Stato e delle Istituzioni in loco ma anche e soprattutto per ascoltare da vicino le ragioni di un malessere che deriva da un progressivo numero di migranti che affolla la struttura di prima accoglienza presente nel cuore del Cep». E’ quanto afferma il consigliere metropolitano e responsabile Anci Giovani Calabria per le Politiche dell’Immigrazione Antonino Castorina.
«E’ importante sottolineare – ha aggiunto il consigliere Castorina – che l’Amministrazione comunale reggina fin dal suo insediamento ha dedicato un’attenzione maniacale verso il quartiere di Archi, che invece in passato era stato abbandonato per oltre un decennio da chi raccoglieva consensi per poi lasciare a se stessa una zona nevralgica per lo sviluppo urbano dell’intera città. Non corrisponde al vero dunque la tesi secondo la quale il Comune si stia disinteressando al quartiere. Al contrario, con i progetti messi in campo dal Sindaco Falcomatà e dall’Amministrazione, il quartiere di Archi sta tornando a vivere, sta tornando alla normalità nonostante tanto lavoro ancora va fatto insieme alla partecipazione di tutti i cittadini».
«Giusto per citare qualche esempio – ha spiegato Castorina – è utile ricordare l’avvio della raccolta differenziata nel nostro quartiere, che ha sostituito i cumuli di immondizia che inondavano l’intera circoscrizione, ma anche l’installazione delle telecamere posizionate in diverse zone della X Circoscrizione per stanare quei pochi ignoranti che nonostante l’avvio della raccolta differenziata ancora si ostinano a gettare rifiuti di vario genere per strada. E’ un dato di fatto assodato la riapertura dell’asilo nido ad Archi, del Palapentimele oggi tornato a risplendere, disponibile per attività sportive e concertistiche che danno lustro all’intero quartiere, del Centro Civico di Archi “Il Seme della Speranza”, che per anni è rimasto in stato di totale abbandono ed ora è finalmente a disposizione di tutti i cittadini del quartiere. Ed ancora gli interventi per la costruzione di nuovi loculi al cimitero di Archi, le opere di urbanizzazione ed il piano relativo alla rete viaria che ha riguardato l’eliminazione delle situazioni di pericolo della pubblica incolumità, come la sostituzione e la nuova posa in opera di caditoie per la canalizzazione delle acque meteoriche come gli interventi di illuminazione pubblica in zone lasciate per anni al buio in uno stato di totale degrado».
«Non ci siamo però fermati a questo – ha aggiunto il Consigliere Castorina – nell’ambito della rimodulazione del Decreto Reggio abbiamo individuato le somme per completare il campo di calcio da Archi, un’altra eterna incompiuta che qualche furbetto aveva inserito all’interno del Decreto Reggio come opera completata anche se nei fatti non è stata mai consegnata. Nei patti per il Sud, fortemente voluti dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e siglati a Reggio Calabria con il Sindaco Falcomatà, su indicazione del Sindaco ben 8 milioni di euro sono stati destinati al fine di ridare dignità al quartiere di Archi, costruendo nella zona dell’ex Fiera un centro sportivo Polivalente che sarà luogo di aggregazione e partecipazione. Nessuno prima di noi aveva fatto tanto per Archi».
«Per ritornare nel merito della protesta relativa alla questione migranti – ha aggiunto il consigliere – nei prossimi giorni saremo presenti in Prefettura per individuare un piano di azione insieme alle forze dell’ordine ed alla polizia municipale per un controllo capillare del territorio che consenta agli abitanti della zona di vivere in modo sereno e tranquillo ed evitare in modo assoluto, anche con provvedimenti drastici, episodi che possano turbare la quiete pubblica, il quieto vivere delle famiglie presenti nel nostro quartiere. Il rispetto delle regole – ha affermato Castorina – vale tanto per gli italiani quanto per i migranti ed è evidente che a nessuno sarà consentito disturbare le famiglie ed i bambini del nostro quartiere. Legalità e decoro devono devono prevalere su tutto».
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