Caridi: Predisposto il nuovo DDL sull’artigianato

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Su iniziativa del Senatore Antonio Caridi è stato predisposto il disegno di legge  Disposizioni in materia di  promozione della cultura del saper fare artigiano, la valorizzazione delle eccellenze artigianali e il sostegno al trasferimento generazionale delle imprese artigiane”.

Il ddl, sottoscritto anche da altri Senatori, punta alla valorizzazione delle eccellenze artigianali e della cultura del saper fare artigiano, ritenendoli un patrimonio nazionale, e come tale meritevole di pubblica tutela e promozione attraverso misure di ordine economico, sociale e culturale.

La proposta tiene conto che la nostra economia reale, soprattutto nel settore dell’artigianato, è fatta di tutte quelle piccole e medie imprese, spesso nate all’interno di un unico contesto familiare, che contribuiscono a mantenere vive tradizioni manifatturiere radicate nella storia produttiva del nostro Paese.

Per queste ragioni il Senatore Caridi ha inteso, nella sua proposta, di incentivare il trasferimento generazionale dei mestieri artigiani, quale strumento per ampliare le opportunità di partecipazione delle nuove generazioni all’organizzazione economica del Paese e per dare effettività ai valori della libertà di autodeterminazione e dello sviluppo della persona attraverso il lavoro e l’agire di impresa, di cui ai principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale.

Il testo del ddl prevede, tra l’altro, la creazione di una “Borsa dell’iniziativa artigiana” quale luogo fra domanda ed offerta rivolta ai maestri artigiani che sono interessati a vendere la propria impresa e ai giovani interessati ad acquisirla.

Le finalità del provvedimento puntano ad un’azione nazionale di sistema intesa quale  insieme coordinato e integrato di misure, come il sostegno alle cosiddette «botteghe scuola», la selezione e la formazione dei giovani idonei ad affiancare un maestro artigiano con funzione di mentor,  il sostegno al progetto di impresa in sede di subentro nella titolarità della stessa, attraverso specifiche forme di affiancamento tecnico e di prestito per i costi di avviamento ed anche la partecipazione alla garanzia finanziaria in conto interesse o in conto capitale tramite consorzio fidi.

E’ prevista l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, di una cabina di regia nazionale per la valorizzazione delle eccellenze artigianali, la promozione dei mestieri artigiani e l’incentivazione del trasferimento generazionale di impresa, coordinata dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Vi partecipano il Ministro dello sviluppo economico, i rappresentanti delle regioni e delle province, nonché i rappresentanti dell’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura (Unioncamere) e delle organizzazioni sindacali e di impresa del settore artigiano.

All’attuazione della legge concorrono tutti i livelli istituzionali di governo e, mediante apposite intese interistituzionali e sedi di concertazione tra Governo e parti sociali, le forze economiche e sociali presenti sul territorio.

Le regioni partecipano attraverso il concorso alle azioni di sistema e la destinazione di adeguate risorse e strumenti nell’ambito della programmazione per l’impiego dei fondi europei.

Per l’attuazione della legge sarà istituito presso la Cassa depositi e prestiti spa un fondo rotativo, dotato di personalità giuridica, denominato «Fondo nazionale per la promozione dei mestieri artigiani e il trasferimento generazionale di impresa artigiana», con la dotazione annua di 50 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013.

Il testo del ddl sarà ora sottoposto all’esame della competente Commissione e sarà oggetto di apposito confronto con le Associazioni di categoria, alle quali sarà chiesto di contribuire in termini di proposta.

I Senatori proponenti ritengono che, in un contesto economico come quello attuale, il confronto e la prefigurazione di scenari di riforma e di rinnovamento condivisi rappresentano un volano per favorire le prospettive di investimento e di sviluppo delle nostre imprese artigiane.

Si punta, secondo il Senatore Caridi, a coniugare la maggiore crescita dimensionale con i vantaggi di vitalità e di dinamismo dell’attuale modello organizzativo delle imprese artigiane che costituiscono da sempre un importante fattore di crescita economica in tutta l’Europa, ed in particolare in Italia.

 

Senatore Antonio Caridi

Su iniziativa del Senatore Antonio Caridi è stato predisposto il disegno di legge  “Disposizioni in materia di

promozione della cultura del saper fare artigiano, la valorizzazione delle eccellenze artigianali e il sostegno al

trasferimento generazionale delle imprese artigiane”.

Il ddl, sottoscritto anche da altri Senatori, punta alla valorizzazione delle eccellenze artigianali e della cultura

del saper fare artigiano, ritenendoli un patrimonio nazionale, e come tale meritevole di pubblica tutela e

promozione attraverso misure di ordine economico, sociale e culturale.

La proposta tiene conto che la  nostra economia reale, soprattutto nel settore dell’artigianato, è fatta di tutte

quelle piccole e medie imprese, spesso nate all’interno di un unico contesto familiare, che contribuiscono a

mantenere vive tradizioni manifatturiere radicate nella storia produttiva del nostro Paese.

Per queste ragioni il Senatore Caridi ha inteso, nella sua proposta, di incentivare il trasferimento generazionale

dei mestieri artigiani, quale strumento per ampliare le opportunità di partecipazione delle nuove generazioni

all’organizzazione economica del Paese e per dare effettività ai valori della libertà di autodeterminazione e dello

sviluppo della persona attraverso il lavoro e l’agire di impresa, di cui ai principi fondamentali dell’ordinamento

costituzionale.

Il testo del ddl prevede, tra l’altro, la creazione di una “Borsa dell’iniziativa artigiana” quale luogo fra domanda

ed offerta rivolta ai maestri artigiani che sono interessati a vendere la propria impresa e ai giovani interessati ad

acquisirla.

Le finalità del provvedimento puntano ad un’azione nazionale di sistema intesa quale  insieme coordinato e

integrato di misure, come il sostegno alle cosiddette «botteghe scuola», la selezione e la formazione dei giovani

idonei ad affiancare un maestro artigiano con funzione di mentor,  il sostegno al progetto di impresa in sede di

subentro nella titolarità della stessa, attraverso specifiche forme di affiancamento tecnico e di prestito per i costi

di avviamento ed anche la partecipazione alla garanzia finanziaria in conto interesse o in conto capitale tramite

consorzio fidi.

E’ prevista l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, di una cabina di regia nazionale

per la valorizzazione delle eccellenze artigianali, la promozione dei mestieri artigiani e l’incentivazione

del trasferimento generazionale di impresa, coordinata dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Vi

partecipano il Ministro dello sviluppo economico, i rappresentanti delle regioni e delle province, nonché

i rappresentanti dell’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura

(Unioncamere) e delle organizzazioni sindacali e di impresa del settore artigiano.

All’attuazione della legge concorrono tutti i livelli istituzionali di governo e, mediante apposite intese

interistituzionali e sedi di concertazione tra Governo e parti sociali, le forze economiche e sociali presenti sul

territorio.

Le regioni partecipano attraverso il concorso alle azioni di sistema e la destinazione di adeguate risorse e

strumenti nell’ambito della programmazione per l’impiego dei fondi europei.

Per l’attuazione della legge sarà istituito presso la Cassa depositi e prestiti spa un fondo rotativo, dotato di

personalità giuridica, denominato «Fondo nazionale per la promozione dei mestieri artigiani e il trasferimento

generazionale di impresa artigiana», con la dotazione annua di 50 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013.

Il testo del ddl sarà ora sottoposto all’esame della competente Commissione e sarà oggetto di apposito confronto

con le Associazioni di categoria, alle quali sarà chiesto di contribuire in termini di proposta.

I Senatori proponenti ritengono che, in un contesto economico come quello attuale, il confronto e la

prefigurazione di scenari di riforma e di rinnovamento condivisi rappresentano un volano per favorire le

prospettive di investimento e di sviluppo delle nostre imprese artigiane.

Si punta, secondo il Senatore Caridi, a coniugare la maggiore crescita dimensionale con i vantaggi di vitalità

e di dinamismo dell’attuale modello organizzativo delle imprese artigiane che costituiscono da sempre un

importante fattore di crescita economica in tutta l’Europa, ed in particolare in Italia.

Senatore Antonio Caridi

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