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«La decisione, annunciata dal Sindaco di Crotone Peppino Vallone, di sospendere i lavori nel Parco Archeologico di Capo Colonna, rappresenta una vittoria dei cittadini». Lo dichiara il deputato M5S Paolo Parentela, che aggiunge: «Il presidio spontaneo del comitato #SalviamoCapoColonna ha raggiunto l’obiettivo di far cambiare idea al Sindaco, che si è finalmente reso conto dello scempio in atto nel parco archeologico. Il M5S in questa vicenda è stato in prima linea, con la ferma intenzione di portare in Parlamento la voce dei cittadini indignati che, sin dalle segnalazioni delle associazioni ‘Sette Soli’ e ‘Gettini di Vitalba, hanno fatto sentire con fermezza il loro urlo di sdegno verso un progetto che avrebbe stuprato la memoria della storia di Crotone e dell’intera Calabria».
«È stata vinta una battaglia – continua il deputato pentastellato – ma la “guerra” è ancora lunga. Il Comune di Crotone, infatti, può solo sospendere i lavori in attesa della decisione finale, che spetta al Ministro dei Beni Culturali. Spero non ne facciano una questione politica, come era sembrato nei primi giorni di protesta, ma di semplice buon senso. Noi non abbasseremo la guardia fin quando non verrà posta definitivamente la parola ‘fine’ a questa vicenda».
Parentela conclude: «Il comitato #SalviamoCapoColonna ha dato dimostrazione di come sia difficile resistere alle proteste portate avanti con intelligenza e cultura. Sono tante le battaglie che i cittadini calabresi attivi ed informati devono ancora combattere per difendere i beni comuni e spero che l’esperienza di Capo Colonna sia da esempio per tutti. La Calabria avrà occasione di vero rilancio solo se i cittadini smetteranno di dare carta bianca alla politica ed inizieranno ad interessarsi attivamente del proprio territorio».
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