Calabria, riorganizzazione della Protezione Civile

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Alla luce delle reazioni del sindacato CISAL inerenti il processo di modernizzazione che ho avviato al fine di rendere la Protezione Civile della Regione Calabria adeguata a contrastare i rischi naturali ed antropici, con un sistema organizzativo più moderno ed efficiente, in linea con le altre regioni d’Italia, ritengo – informa il Responsabile dell’UOA della protezione civile regionale Carlo Tansi  – sia opportuno precisare un modo perentorio e schematico alcune mie intenzioni che caratterizzeranno questo processo di riorganizzazione:

  1. Nessun dipendente sarà messo in mobilità e, quindi, nessun dipendente rischia il licenziamento;
  2. Non sarà soppressa alcuna sede provinciale decentrata della Protezione Civile regionale;
  3. Sarà potenziato l’apparato tecnico-operativo delle sedi di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria investendo soprattutto su personale sotto-inquadrato già presente nelle varie sedi (personale che quindi non sarà in alcun modo spostato dalle sedi dove attualmente presta servizio) rappresentato da laureati e diplomati in materie tecniche pertinenti a fini di protezione civile (ingegneri, architetti, agronomi, geometri, periti industriali, ecc.) non inquadrati come funzionari, bensì come categoria giuridica d’inquadramento “B ” e “C”. Questi lavoratori saranno adeguatamente incentivati e per loro mi farò portavoce verso la parte politica di un’equiparazione – secondo percorsi consentiti dalla normativa vigente – della categoria giuridica d’inquadramento rispetto al loro effettivo titolo di studio;
  4. Il potenziamento dell’apparato tecnico-operativo avverrà anche mediante il trasferimento da altri dipartimenti della Regione, dalle province e da agenzie regionali di personale tecnico inquadrato con categoria giuridica “D”;
  5. Saranno previsti specifici corsi di addestramento per il personale con la qualifica di “autista” ritenuto utile al quadro della riorganizzazione, che sarà così abilitato alla guida di mezzi per il movimento-terra ed utilizzato in caso di calamità in atto (ad esempio, per il rifacimento degli argini di fiumi in piena o per la canalizzazione delle acque su versanti in frana);
  6. Saranno modernizzate ed informatizzate le Sale Operative Provinciali, le cui informazioni saranno condivise in un’unica banca-dati regionale consultabile on-line in tempo reale dagli addetti ai lavori;
  7. La Protezione Civile regionale, coinvolgendo alcuni prefetti, ha promosso una iniziativa per la realizzazione di una Sala Operativa Regionale Unica dove convogliare contemporaneamente – mediante protocolli di trasmissione univoci – le informazioni che arrivano dalle sale operative delle prefetture, della Protezione Civile Regionale, dei Vigili del Fuoco, della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dell’ANAS. In tal modo si può rimediare in modo efficace alle ataviche carenze di comunicazione tra i vari soggetti istituzionali,che rendono difficoltosa la gestione delle fasi emergenziali, soprattutto per quanto riguarda eventi legati alla viabilità. All’iniziativa parteciperanno il Dipartimento di Informatica dell’Università della Calabria ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche;
  8.  Eventuale personale (che si prevede in numero esiguo) con qualifica non funzionale al processo di riorganizzazione sarà riqualificato ed utilizzato in ambiti idonei;
  9. Il percorso di riorganizzazione sarà condiviso con le sigle sindacalicon le modalità indicatedalla legge”.

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