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La deputata M5s Dalila Nesci ha chiesto al procuratore generale di Catanzaro, Raffaele Mazzotta, di valutare l’avocazione delle indagini collegate a tutti gli esposti parlamentari dei 5 stelle sulla Regione Calabria e sulla gestione del piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale.
Lo rende noto la stessa deputata, che precisa: «Il commissario dell’Asp di Reggio Calabria, Santo Gioffrè, ha da poco nominato consulente il figlio del procuratore di Catanzaro, Vincenzo Lombardo, cui avevamo inviato esposti proprio sul conferimento dell’incarico a Gioffrè, a nostro avviso illegittimo, e sull’autorizzazione alla consulenza in questione decretata dal responsabile del piano di rientro sanitario, Massimo Scura. Pertanto, insieme ai colleghi parlamentari M5s calabresi e delle commissioni Giustizia e Antimafia abbiamo interrogato il ministro della Giustizia sui procedimenti a Catanzaro per reati contro la pubblica amministrazione, chiedendogli ispezioni e di porre al Csm la questione di opportunità sulla permanenza di Lombardo alla guida della Procura di Catanzaro». «Abbiamo già osservato – conclude la parlamentare M5s – che la nomina del figlio del procuratore da parte del commissario dell’Asp reggina costituisce un’oggettiva limitazione dell’autonomia del dottor Lombardo. Era doveroso, dunque, chiedere al procuratore generale di Catanzaro di valutare l’avocazione delle indagini, al fine di garantire un diverso clima per la giustizia e per lo stesso procuratore Lombardo».
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