Calabria, Michel Emi Maritato candidato Sindaco di Roma

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del calabrese Michel Emi Maritato, candidato a Sindaco per la città di Roma:

“Siamo alle porte delle elezioni amministrative di Roma, ed io sostenuto da tanti amici ho deciso di scendere in campo per rendere fattivo direttamente il mio impegno a difesa dei deboli, di quelli che non hanno voce e delle tante persone strozzate dal sistema finanziario.
Associazioni come la Nostra “Assotutela”, di cui mi fregio di essere il suo Presidente, rappresentano un valore aggiunto nella nostra Società: costituiscono  una risorsa quanto mai preziosa per promuovere una piena valorizzazione della persona, dei suoi diritti e della sua dignità e per diffondere con esemplare testimonianza quell’ideale del “servire” e quei principi civili e morali atti ad assicurare lo sviluppo di una comunità migliore.
La nostra Associazione  in questi ultimi anni ha dato linfa a nuovi progetti umanitari, sociali a difesa delle categorie sociali meno fortunate.

Mi Rivolgo pertanto a tutti Voi, che mi siete stati vicini nelle mie lunghe battaglie di questi anni, i miei sentimenti di stima e gratitudine per l’impegno profuso al fine di promuovere forme di collaborazione tra persone di diversa estrazione politica che con me hanno condiviso l’impegno ad ispirare, in ogni campo, in cui ci siamo confrontati, le nostre attività fin qui svolte con dedizione, impegno, etica, moralità ed eccellenza da parte di professionisti che hanno posto il proprio talento e le proprie risorse umane e professionali al servizio degli altri per costruire una società  più giusta e vicina alle istanze del Cittadino.
Vorrei con tutti voi condividere obiettivi ambiziosi da presentare ai nostri cittadini e che presto renderemo pubblici. Nessuno  in questa città  deve rimanere più solo, tutti hanno diritto ad avere l’assistenza che fino ad oggi è stata assente, dobbiamo fare scudo per proteggere quei cittadini meno fortunati. Io non abbandonerò nessuno, la mia presenza o di persone a me vicine ci sarà sempre.

Sarò il paladino della Libertà che per me riveste un valore ineguagliabile e che Noi “Tutti Insieme” dobbiamo proteggere con forza, coraggio e perseveranza verso tutti coloro che intendono soffocare la crescita delle coscienze e alzare gli steccati che relegano l’uomo nelle cavità oscure di un tempo lontano, nelle gabbie dell’antidemocrazia, nella irragionevolezza, che ha sprofondato Roma in una città virale. Dobbiamo ridare dignità alla nostra città impedendo quei barbari conflitti a cui abbiamo assistito nei mesi scorsi, che possono condurre la nostra città ad una rovinosa caduta, a differenza di chi alza muri, noi dobbiamo stendere i ponti del dialogo e della legalità, aspetti importanti per il rilancio  della nostra città.

E’ nostro dovere impedire che i segni di instabilità che hanno pervaso in questi mesi altre grandi capitali europee possano trovare emulazione nella nostra città.
Quello che è accaduto a Parigi, Londra, sono segni di un malessere sociale che non si può pensare di risolvere militarizzando la città come ci tocca assistere in questi giorni. Sono preoccupato come ognuno di voi dei mostri aberranti che si affacciano a complicare la scena. Non dobbiamo assolutamente mostrare debolezza e pauraanche in presenza di gravi fatti critici come il terrorismo e il fanatismo religioso. Le politiche lacunose e le dinamiche frivole adottate dalla Giunta Marino non hanno permesso alla nostra città di diventare una capitale europea di rango, al pari di Parigi, Londra, Madrid, Berlino,  eppure nel suo discorso di insediamento Marino, disse che avrebbe guidato la città scegliendo le migliori risorse tra la società civile. Abbiamo visto come è finita, alla meritocrazia si sono preferite le logiche spartitorie.E’  compito della mia squadra che sto costituendo riaccendere la  Ragione, un fascio di Luce sulla strada della Libertà. Se combattiamo uniti e mettiamo in un angolo gelosie, invidie, risentimenti non siamo inferiori a nessuno. Per raggiungere l’obiettivo avrò accanto a me veri  gladiatori, ognuno scelto da me a cui ho affidato incarichi ben delineati”.

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