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Per la corsa a Palazzo dei Bruzi, Calabria in#rete potrebbe anche indicare un proprio candidato alle elezioni primarie della coalizione di centrosinistra. Lo ha annunciato il deputato Franco Bruno intervenendo lunedì sera al workshop “Dalla Calabria un nuovo format per le primarie” dopo che il segretario provinciale del Pd di Cosenza Luigi Guglielmelli, appena qualche minuto prima, si era detto favorevole a ricorrere allo strumento delle primarie per la scelta del candidato a sindaco in vista delle amministrative del 2016.
Il seminario, ospitato presso la sede del CONI di Piazza Matteotti, è il primo di un calendario di appuntamenti organizzati dal movimento Calabria in#rete – Campo Democratico per approfondire tematiche di interesse pubblico ed alimentare la discussione ed il confronto politico.
Salvatore Magarò, presidente dell’Associazione Più di Cento – Tana della legalità, intervenendo sul tema Alle primarie la legalità non è secondaria, ha invitato i rappresentanti delle forze politiche presenti all’incontro, «a non essere parte dei problemi ma ad essere parte delle soluzioni». In tale direzione ha avanzato alcune proposte: istituire un albo di cittadini che manifestano la volontà di partecipare alle primarie e pubblicare successivamente l’elenco di coloro che, recandosi alle urne, hanno esercitato tale diritto.
Magarò ha poi aggiunto: «Poiché dall’esito del voto della città capoluogo discendono effetti anche sull’area urbana e sull’Ateneo di Arcavacata, sarebbe utile e innovativo coinvolgere nelle primarie per la scelta del candidato sindaco di Cosenza, anche i cittadini della stessa area urbana e docenti e studenti dell’Università della Calabria».
E’ toccato ai docenti Marino De Luca e Roberto De Luca, del dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria, analizzare l’esperienza delle elezioni primarie in Italia e in Calabria degli ultimi dieci anni, mettendo anche in luce alcuni punti critici e contraddizioni evidenti.
E’ quindi seguito un dibattito particolarmente serrato cui, oltre al già citato segretario del Partito Democratico Luigi Guglielmelli, hanno contribuito anche Mimmo Frammartino, esponente di Italia del Meridione, gli avvocati Bianca Rende e Alba Mazzotta, Aurelio Morrone e Cataldo Savastano.
Serafino Conforti ha espresso la sua soddisfazione per l’evento, convinto che «Calabria in#rete può rappresentare anche nella città di Cosenza un network originale e innovativo che aggreghi le forze vive della società civile e quel pezzo di politica che si è cimentato con buoni risultati alle scorse regionali per concorrere a scrivere una bella pagina per il futuro politico del nostro capoluogo».
Franco Bruno si è detto convinto di dover coinvolgere maggiormente «pezzi importanti della società, perché il meccanismo delle primarie potenzia sempre più le investiture dei singoli leader e finisce per esasperare la verticalizzazione dei rapporti diretti tra questi ultimi e gli elettori/selettori. Proprio per questo bisogna dotarsi di regole certe anche in vista delle elezioni a Cosenza e l’allargamento della platea dei selettori e dei candidati, può servire per sottrarre questo strumento di partecipazione dal rischio di condizionamenti asfissianti».
Il prossimo seminario di Calabria in#rete – Campo Democratico si svolgerà dopo le festività pasquali e verterà sui fondi europei.
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