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La deputata Dalila Nesci è il nuovo capogruppo del Movimento 5 stelle in commissione Affari sociali-Sanità. Ne dà notizia la stessa parlamentare, che finora ha lavorato in primo luogo sulla gestione dei Piani di rientro dal disavanzo sanitario regionale, di recente presentando due proposte di legge: una per indagare a fondo sulla sicurezza dei Punti nascita nelle regioni commissariate, l’altra per ridurre l’ingerenza dei commissari governativi nell’organizzazione dei servizi e per recuperare i quasi due miliardi del Fondo sanitario che lo Stato ha tolto d’imperio alla Calabria.
«Sono onorata – ha detto la parlamentare – di rappresentare il gruppo del Movimento 5 stelle nella commissione preposta a tutelare il diritto alla salute. La nostra rappresentanza ha fatto tanto, continueremo con maggiore impegno. La questione di fondo è che la sanità italiana è disastrata al Sud e funziona nel Nord, malgrado i tagli che i governi hanno disposto per onorare patti micidiali con le cupole monetarie».
«In Calabria – conclude Nesci – resta aperto un problema cruciale, cioè l’incompatibilità permanente del sub-commissario Andrea Urbani con la nuova carica di direttore generale della Programmazione sanitaria. La coincidenza tra controllato e controllore non è stata rilevata da nessun gerarca della politica calabrese, il che puzza di compromesso di potere. Nello specifico daremo battaglia. Tacere significherebbe legittimare un’operazione di palazzo palesemente impropria».
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