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È stato approvato dal Ministero dello Sviluppo economico, e finanziato per un importo complessivo di 959.850,00 euro, il progetto regionale a favore dei distretti produttivi. “Si intende operare – ha affermato l’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi – per superare le criticità connesse ad un sistema economico caratterizzato da imprese di piccole e piccolissime dimensioni, puntando su una strategia volta a favorire la costituzione e il rafforzamento di nuove forme associative che consentano di rendere più competitive le unità produttive locali. Il relativo decreto ministeriale di approvazione – ha spiegato l’assessore Caridi – è stato trasmesso al dipartimento regionale Attività produttive dalla competente direzione generale che, con successivo atto, provvederà all’erogazione del 50 per cento a titolo di anticipazione per la realizzazione delle misure da attuare”.
Il progetto – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale -, che metterà in campo una serie di interventi materiali ed immateriali, prevede due distinte tipologie di azioni: realizzazione di progetti di innovazione e trasferimento tecnologico; promozione di interventi mirati alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ITC), al risparmio energetico e all’utilizzo di energie rinnovabili.
La prima azione è diretta a sostenere i processi di innovazione organizzativa e produttiva delle reti e dei cluster di imprese, attraverso il finanziamento di attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e trasferimento tecnologico. I progetti dovranno essere presentati e realizzati da imprese associate, con la collaborazione effettiva di Università e/o organismi di ricerca. Saranno finanziabili studi di fattibilità, progetti di ricerca applicata e sviluppo sperimentale, nonché servizi di trasferimento tecnologico. È prevista l’erogazione di un contributo massimo, per progetto e proponente, pari a 250.000 euro per sostenere il costo del personale, le spese di acquisizione di attrezzature e know-how, le spese di consulenza specialistica e assistenza tecnica, i costi indiretti e altri costi di esercizio.
La seconda azione punta, invece, a favorire la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il risparmio energetico e l’utilizzo delle energie da fonti rinnovabili. Consorzi per lo sviluppo industriale, enti locali, associazioni di categoria, agenzie di sviluppo e imprese associate potranno redigere appositi studi di fattibilità ed ottenere un contributo massimo di 50.000 euro per spese di consulenza specialistica e assistenza tecnica. Entrambe le azioni verranno attivate attraverso la pubblicazione di appositi bandi che verranno opportunamente divulgati.
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