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Con la campagna elettorale entrata nel vivo, l’esercito calabrese di candidati, affila le armi. E come in ogni duello che si rispetti, c’è chi partecipa con lealtà, e chi ignora il rispetto dell’avversario e, in questo caso, di tutto l’elettorato calabro. Pare proprio che la pratica ormai consolidata delle false promesse, sia ancora in auge, con aspiranti consiglieri addirittura “investiti” di assessorati fasulli, pronti a “dispensare” posti di lavoro. Fatto increscioso, questo, come denunciato pubblicamente da Mario Oliverio e al quale fa eco Mimmo Bevacqua, candidato al consiglio regionale nelle fila del PD. «Non c’è ancora nessun assessore alla Sanità – spiega Bevacqua – Ascoltare che i miei colleghi candidati si presentano già con tale carica cucita sul petto, non solo non fa onore a chi lo fa, ma credo che davvero offenda l’intelligenza di tutti gli operatori sanitari e di tutti i calabresi, soprattutto se consideriamo il fatto che la sanità calabrese rimarrà commissariata almeno fino a metà 2015. Vergognoso è il comportamento anche di quanti vanno in giro a promettere centinaia di posti di lavoro nei più svariati settori, utilizzando la loro funzione o il loro ruolo, e anche i loro collaboratori, arrivando addirittura a minacciare le persone. Credo che bisognerebbe richiedere l’intervento degli organi superiori preposti ed in questo senso ha fatto bene il Presidente Oliverio a denunciare pubblicamente tali circostanze».
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