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E’ bastato qualche giorno di pioggia persistente ed ecco la calabria di nuovo in ginocchio. Lo scenario e’ sempre lo stesso: fiumi che esondano, strade allagate, ponti divelti, litorali devastati dalle mareggiate, collegamenti interrotti specie con i Comuni interni, SS 106 impraticabile in lunghi tratti causa inondazione o smottamenti. Ieri Corigliano, oggi l’intero versante jonico calabrese, come a dire: il disagio si allarga fino a non risparmiare nessuno. E’ paradossale. Proprio quella parte di territorio che ha bisogno di piogge abbondanti per arginare un evidente processo di desertificazione in atto, non sopporta alcuna pioggia persistente di tipo tropicale, pena lo scenario di queste ore e cioè frane, smottamenti, inondazioni a causa delle continue esondazioni delle fiumare, ponti che crollano, litorali cancellati.
E poco importa se il tutto e’ spesso abusivo, come le strade sul mare realizzate sulla battigia al servizio di case spesso abusive. A fronte di una natura rigogliosa come non mai per via dell’abbondanza delle piogge ricevute, si registra l’azione violenta dell’uomo sulla natura che, per realizzare interessi economici, saccheggia il territorio ponendosi a vittima danneggiata quando la stessa natura si vendica. Per dirla con Brecht:”Il fiume che scende in piena lo dicono violento, ma nessuno dice violento il letto che lo stringe”. E da noi e’ sempre piu’ ricorrente questa natura violenta.
Ci troviamo praticamente fuori controllo, in una situazione dove il saccheggio continua ed i rimedi proposti sono spesso peggiori del male. Ognuno realizza in maniera scoordinata interventi dall’efficcia quantomeno discutibile, indipendentemente dalle priorita’ dettate dalle situzioni di reale pericolo ed al di fuori di un quadro progettuale programmato. Per porre fine a tale stato di cose, dove ognuno interviene a propria discrezione, realizzando opere spesso inadeguate rispetto alle stesse situazioni di pericolo che intendevano rimuovere, chiediamo alla Giunta Regionale l’immediato insediamento di una unita’ di crisi con il compito, non solo di monitorare lo stato del territorio con la conseguente quantificazione dei danni che segue ad ogni evento alluvionale, ma con il ruolo fondamentale della definizione di un quadro di interventi strategici finalizzati al raggiungimento di un valido assetto del territorio, ponendo le attività dei vari Enti preposti all’attuazione dei progetti all’interno di una azione sinergica.
Un intervento deciso va effettuato sul governo centrale che deve intervenire per fronteggiare una situazione che vede le infrastrutture della regione largamente compromesse e le attività produttive in ginocchio, reperendo le risorse per il contingente e soprattutto garantendo quelle più consistenti che occorreranno per mettere definitivamente in sicurezza il territorio dell’intera regione.
E’ questa una battaglia che il popolo calabrese dovrà condurre con grande spirito di unita’ed al tempo stesso con grande determinazione, una battaglia che va combattuta senza sconti nei confronti di nessuno. Solo cosi’ si possono porre le premesse affinché questa terra, da antico sfasciume pendolo sul mare, divenga da oggi in avanti, un po’ meno sfasciume.
Leo Autelitano
Coordinatore Regionale del movimento
FUTURO A SINISTRA
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