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I miei atti ispettivi parlamentari, a volte sottaciuti, poco apprezzati o eccessivamente criticati da alcuni politici, a lungo andare hanno quasi sempre ragione nel loro contenuto di denunzia e di relativa richiesta di intervento.
E’ quanto sta succedendo, da ultimo, con la mia interrogazione parlamentare n. 4/10930 del 16 febbraio 2011, indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione, sulla Legge regionale calabrese n. 34 del 29 dicembre 2010, relativamente all’articolo 5, in merito alle disposizioni in materia di conferimento di incarichi dirigenziali esterni.
Tali incarichi definiti dalla Regione Calabria risultano, infatti, in netta discordanza con la legge Brunetta e lo stesso Ministro ha costretto la Giunta Scopelliti a rivisitare i contratti ai professionisti incaricati.
Mi auguro, adesso, che le nuove scelte vengano definite dagli organi regionali della Calabria sulla scorta delle effettive necessità, competenza e meritocrazia.
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Caro Onorevole, Lei è, purtroppo, intrisa di sani valori, chiari principi e di ricca onestà intellettuale. Valori e principi che certamente non appartengono a quel manipolo di manigoldi sporchi affaristi che governano la regione Calabria. Le voglio dare un consiglio appassionato: Prenda la residenza in Trentino Alto Adige e lasci al proprio oscuro destino quella terra maledetta ai piedi dello stivale.