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Desidero comunicare la mia vicinanza all’imprenditore Antonino DE MASI di Rizziconi il quale, insieme alla sua famiglia, e’ riuscito negli anni a mantenere salda la sua attivita’ imprenditoriale con numerosi posti di lavoro in una realta’ territoriale pervasa da un alto tasso di criminalita’ organizzata.
La famiglia DE MASI ha superato difficolta’ di ogni genere, ha resistito a minacce, intimidazioni, soprusi, ma principalmente ha avuto un impatto con le banche ed e’ stata costretta ad avviare la piu’ eclatante azione giudiziaria in Italia, che ha sentenziato in tutti i gradi di giudizio la presenza del reato di usura operato da alcune banche del Sud e lo status di vittime di reato accertato.
Va dato atto, in particolare ad Antonino DE MASI, del coraggio e della determinazione che lo hanno portato a non abbattersi durante le varie fasi processuali e che lo hanno guidato a superare i vari ostacoli per continuare a rimanere nell’economia legale del territorio.
Nonostante le sentenze definitive confermanti la presenza del reato di usura le aziende DE MASI non sono pero’ riuscite, ad oggi, ad ottenere i benefici previsti dalla legge 108/96 utili a lavorare e produrre i profitti, cosi’ come solo da qualche giorno sono riuscite ad avviare l’azione risarcitoria nei confronti degli istituti bancari interessati.
Dieci anni, dunque, di dure ed esemplari lotte, affrontate quasi sempre in solitudine, dalle aziende DE MASI per poter praticare un’attivita’ imprenditoriale all’insegna della legalita’ e della giustizia.
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