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Fin dal 20 settembre 2010, a seguito dell’operazione denominata “Santa Tecla”, ho chiesto al Ministro dell’Interno di avviare le procedure utili per decretare lo scioglimento del civico consesso di Corigliano per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso.
Il 27 settembre 2010 è approdata nel Comune di Corigliano la Commissione d’Accesso e ad oggi non è dato sapere il risultato dei lavori di tale Commissione.
La relazione della DNA, relativamente alle infiltrazioni della ‘ndrangheta nei circondari di Corigliano e Rossano, riporta esattamente; “In particolare, attraverso Franco e Mario Straface, fratelli dell’attuale Sindaco di Corigliano, la quasi totalità delle commesse edili pubbliche e private della zona sono controllate dalla organizzazione…” e prosegue: “Nel corso delle investigazioni sono emersi palesi fenomeni di infiltrazione del gruppo mafioso nella vita istituzionale del Comune di Corigliano, la cui vita è stata condizionata sia mediante interventi sulla precedente giunta comunale che attraverso il diretto intervento nella più recente campagna elettorale”.
Conoscendo la serietà con la quale opera il Ministro dell’Interno Roberto Maroni, trovo davvero assurdo che dopo oltre un anno e mezzo, si taccia su quella Amministrazione e su quel Consiglio Comunale, facendo rivivere il “caso Fondi”.
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