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E’ di circa 10 milioni di Euro il finanziamento che l’Ente Parco ha ottenuto per un Piano straordinario di riqualificazione della percorribilità interna. L’azione del Piano di Sviluppo e Coesione 2014-2020 relativa alle infrastrutture verdi ha finanziato complessivi 13 milioni di euro nelle aree del Mezzogiorno, di cui ben 9,6 milioni saranno destinati agli interventi proposti dal Parco nell’ambito di una importante e lungimirante progettazione realizzata dal Servizio Pianificazione e gestione interventi dell’EPNA.
I dettagli sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la “Nuova Residenza Universitaria” di Reggio Calabria alla presenza del Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino, del Direttore Sergio Tralongo e del Presidente della Comunità del Parco, Giuseppe Zampogna.
Grazie ad una visione complessiva che ha guardato con attenzione anche alle aree contigue al territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte, è stata sviluppata un’ambiziosa progettualità basata su un approccio integrato ed omogeneo di politiche inclusive, che superano finanche la rigidità dei confini amministrativi, collegando funzionalmente gli ambiti costieri con quelli montani. Il finanziamento ammesso al Piano Operativo Ambiente FSC 2014-2020, coniuga l’esigenza di garantire i servizi ecosistemici dell’Area Protetta (quali la tutela di habitat e specie attraverso il presidio del territorio, la diminuzione dei rischi incendi, la tutela idraulica e idrogeologica perseguita con la risistemazione dei versanti e la corretta regimazione delle acque, l’eliminazione delle specie aliene/invasive) con quella di assicurare la fruizione e l’interconnessione dei 37 Comuni del Parco, superando, in tal modo, la specificità delle proprie competenze.
“In risposta alle costanti sollecitazioni provenienti dalla comunità aspromontana e dal tessuto socio-economico ed in particolare dagli operatori nel settore turistico – precisa il Presidente Bombino – il Parco ha inteso affrontare la rilevante questione della scarsa e insicura accessibilità alle aree interne, interpretando il sentimento metropolitano e accorciando le distanze tra istituzioni e cittadini. Sin dai primi momenti successivi al nostro insediamento – conclude Bombino – abbiamo cercato di individuare ogni possibile soluzione per ridurre l’isolamento delle nostre Aree Interne ed accompagnare processi di sviluppo orientati alla sostenibilità. Avevamo già sostenuto che il progresso culturale e identitario, che rappresenta la principale infrastruttura immateriale delle nostre comunità, anche in chiave turistica, dovesse sovrapporsi ad una infrastruttura fisica che rispettasse la straordinaria bellezza dell’Aspromonte. Oggi riceviamo un importante attestato ed uno straordinario riconoscimento per l’opera che vorremmo compiere”.
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