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Il Coordinatore di Federparchi Calabria e Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino, ha inviato al Presidente della Giunta Regionale, On. Mario Oliverio, un documento strategico approvato dall’assemblea di Federparchi Calabria. Tale documento ha l’obiettivo di avviare un’interlocuzione istituzionale per “includere il sistema delle Aree Protette nei processi e nelle politiche di sviluppo regionale. Nell’ottica di adottare una visione unitaria e coordinata che coniughi la conservazione della natura con lo sviluppo socio-economico della Nostra Regione, il Coordinamento ha auspicato, come passaggio fondamentale, l’adesione della Regione Calabria alla rete nazionale Federparchi, valorizzando l’enorme patrimonio delle Aree Protette calabresi.
Con la Legge Regionale n. 10 del 14 luglio 2003 “Norme in materia di aree protette”, la Nostra Regione – si legge nella nota – ha “intuito” come intorno ai temi della conservazione e della valorizzazione del patrimonio naturalistico sia possibile promuovere politiche di governo del territorio volte ad uno sviluppo economico sostenibile e desiderabile. Il Sistema delle Aree Protette calabresi, infatti, interessa più del 25 % della superficie regionale e colloca la Calabria ai primi posti nel panorama nazionale. Ciò suggerisce l’opportunità di finanziare e applicare adeguatamente la citata Legge Regionale e di aggiornare il portato normativo, anche alla luce del dibattito in corso nel Paese, per cogliere alcune importanti direttive comunitarie nel frattempo intervenute”.
Secondo Federparchi Calabria “occorre riservare la più alta attenzione verso le aree interne calabresi, in particolare quelle che ricadono all’interno dei Parchi nell’ambito della Programmazione 2014-2020; a tal fine si auspica l’istituzione di un Tavolo tecnico-istituzionale volto alla individuazione e concertazione di possibili interventi e misure da attuare a supporto dei territori montani calabresi”. Tra le proposte che Federparchi Calabria offre, nell’insieme di una visione strategica e condivisa con il Governo Regionale, vi sono: “la creazione di una rete degli Osservatori della Biodiversità a livello regionale con la quale si potrebbe implementare il monitoraggio e il controllo del capitale naturale favorendo la creazione di apposite reti telematiche il cui utilizzo, peraltro, consentirebbe di monitorare anche i rischi ambientali, quali, ad esempio gli incendi boschivi; la valorizzazione della rete dei caselli forestali, importante patrimonio immobiliare della regione Calabria, che rafforzerebbe il presidio dei territori montani protetti.
I numerosi caselli forestali diffusi all’interno delle Aree Protette, dovrebbero divenire punto di riferimento per l’ospitalità nell’ambito dei numerosi investimenti che i Parchi calabresi hanno destinato al ripristino e alla valorizzazione “dell’infrastruttura primaria delle aree protette. L’opera intrapresa, le cui ricadute hanno un effetto multifunzionale, è finalizzata, tra l’altro, a “cucire” la trama di un territorio in cui l’agricoltura biologica e l’enogastronomia, il turismo verde, le emergenze e le testimonianze naturalistiche, paesaggistiche e ambientali, gli attestati storici, archeologici, culturali e antropologici costituiscono un patrimonio di risorse non ancora del tutto esplorato, che può fornire alla Calabria la vera soluzione per superare la crisi dell’economia e dell’occupazione.
Da ciò scaturisce l’ulteriore necessità di definire la Legge Regionale sulla Sentieristica e sulla valorizzazione delle attività escursionistiche, che riteniamo di rilevante interesse sia per affrontare con un approccio organico e sistematico la materia, sia per esaltare un settore strategico per la Nostra Regione.
Particolare attenzione, secondo Federparchi Calabria, dovrà essere prestata al Parco Regionale delle Serre.
Un ulteriore e ambiziosa idea è quella della “costituzione di aree contigue non solo per meglio “connettere” i Parchi Nazionali dell’Aspromonte e della Sila con il Parco Regionale delle Serre, ma anche per valorizzare ampie porzioni di territorio prossime alla singola Area Protetta. Questo Istituto unirebbe gli elementi di contiguità, relazione funzionale e diversità tra le aree protetta determinando un nuovo ambito di notevole interesse applicativo”.
“È questa la sostenibilità che ricerchiamo ed attendiamo – conclude il documento che Federparchi ha inviato al Presidente Oliverio- ed essa risiede nella capacità di fare sistema e di elevare la dignità descrittiva di un territorio e di una intera comunità, nel convincimento che la valorizzazione della nostra Montagna e l’esaltazione della sua unicità possano generare sinergie ed economie sane per la Nostra Calabria e incoraggiare i giovani di questa terra a crederci ancora. Siamo certi che la sensibilità e l’attenzione del Presidente Oliverio costituiranno la componente in grado di rafforzare gli intenti annunciati e rendere più vicini gli obiettivi prefissati”.
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