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«Le dimissioni di Pietro Evangelista, consulente dell’Asp di Reggio Calabria nominato senza alcuna procedura pubblica dal commissario alla sanità calabrese, Massimo Scura, sono il risultato della denuncia politica e penale del Movimento 5 stelle, la sola forza che ha contestato la scandalosa assunzione del contabile a 600 euro al giorno».
Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, che aggiunge: «Mi fa piacere che, dopo la lunga inerzia imposta da Renzi, un pezzo del Pd inizi ad attaccare i commissari Scura e Urbani, di cui soltanto il Movimento 5 stelle ha finora chiesto la rimozione, mettendo in evidenza gli abusi e la gestione affaristica della sanità, in un momento in cui ai calabresi non è garantito il minimo indispensabile».
«Scura e Urbani – prosegue la parlamentare M5s – hanno regalato soldi a cliniche private di loro sodali politici e invece non hanno autorizzato l’apertura di cliniche che ne avevano diritto; hanno mandato all’aria la transazione con le associazioni di assistenza extraospedaliera; hanno calpestato sentenze della magistratura che impongono la riapertura degli ospedali di Trebisacce e Praia a Mare; hanno foraggiato un revisore contabile, Kpmg, il cui lavoro sui conti rimane un mistero per tutti; hanno permesso che restassero in carica commissari di aziende sanitarie e ospedaliere nominati fuori legge; hanno gestito i soldi della Regione con tanta arroganza e certezza d’impunità».
«È giunto il momento – conclude Nesci – che Scura e Urbani vadano a casa, per manifesta incapacità e comprovato clientelismo. Per questa priorità deve muoversi anche e soprattutto il partito del governatore Oliverio, al quale ricordo che proprio lui ha nominato i commissari aziendali che hanno eseguito gli ordini di Scura e Urbani. Basta con il commissariamento, che ci ha danneggiato e in concreto è stato soltanto un grande affare per amici, compari e potentati».
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