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Si é tenuta nella giornata di oggi l’udienza odierna del processo “Ramo spezzato”, che rientra nell’ambito di presunti appartenenti al clan Iamonte di Melito Porto Salvo. Il pubblico ministero Antonio De Bernardo ha proposto in aula due conversazioni, mai trascritte, tra l’imprenditrice Brunella Latella ed uno degli imputati, il medico Francesco Cassano.
De Bernardo, nelle scorse udienze, ha chiesto la condanna di 15 dei 17 imputati: 20 anni per Antonino Iamonte, 16 anni per Carmelo Iamonte e Sergio Borruto, 14 anni per Domenico Tomasello, 12 anni per Francesco Cassano, 10 per Giuseppe Scieuzo, Pietro Rodà, Antonio Filippo Mafrici, 9 anni per Agata Gurnale, 5 per Giuseppe Sergi, Pietro Benedetto, Angela Maria Ginesio e Salvatore Spinella, 4 anni per Vincenza Tomasello, 2 anni e 2 mesi per Vincenzo Cosmano. Assoluzione per Giuseppe Guerriera e Pasquale Iamonte.
Durante l’udienza sono intervenuti gli avvocati Morabito e Modafferi. Entrambi si sono scagliati contro il testimone di giustizia Saverio Foti, principale accusatore della famiglia Iamonte.
L’udienza è stata aggiornata a sabato prossimo.
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