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La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha sottoscritto l’accordo di cooperazione nel campo della promozione del benessere dei bambini, dei servizi sociali basati sulla comunità dei bambini della Bulgaria. Il trattato coinvolge, inoltre, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali della Repubblica Bulgara, la Provincia autonoma di Bolzano, la Regione Sardegna e la Regione Sicilia.
L’obiettivo dell’accordo è quello di sviluppare una cooperazione per trasferire le conoscenze, per promuovere azioni innovative e sviluppare sinergie tra le istituzioni coinvolte, “sulle misure di prevenzione all’allontanamento dalla famiglia dei bambini e sul processo di deistituzionalizzazione dei bambini e sulle misure a lungo termine per l’inclusione sociale dei bambini deistituzionalizzazione.
La cooperazione valorizzerà i risultati positivi raggiunti dalle parti, in materia di misure di prevenzione e di interventi sulla de istituzionalizzazione”. Nello specifico i sottoscrittori avvieranno lo sviluppo di linee guida comuni anche in tema di formazione e sul sistema di assistenza sanitaria, istruzione e servizi sociali, per la prevenzione e la reintegrazione dei bambini nel contesto familiare e sociale.
All’incontro hanno preso parte anche Lazar Lazarov (Vice Ministro del Lavoro e delle politiche sociali della Bulgaria), Philippe Hatt (Capo Unità FSE della Commissione Europea per la Bulgaria, Romania e Malta), Bruno Calvetta (DG del Dipartimento Politiche Sociali della Regione Calabria), Eva Zhecheva (Presidente dell’Agenzia di Stato per la protezione dei bambini in Bulgaria), Elena Kremenlieva (Direttore inclusione sociale Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali della Bulgaria) e Alessandra Celi (Dirigente Politiche Sociali della Regione ).
“La Calabria ha fatto molto dal 2006 quando – ha dichiarato la Vicepresidente della Regione Antonella Stasi – dopo la chiusura degli orfanotrofi, sono nate 38 case famiglia, oltre 82 Centri diurni e Centri polispecialistici. Importanti sono i modelli sperimentali come ‘l’educativa familiare’ che è il più richiesto, e che tenta di lasciare i bambini all’interno delle loro famiglie. Altro strumento e anche l’affido familiare. Tutto questo, però, ha bisogno di risorse. Siamo riusciti in questo a utilizzare le risorse del Fse e probabilmente utilizzeremo anche il Fesr”.
“Il nostro obiettivo – ha detto il Vice Ministro della Bulgaria Lazar Lazarov – è quello di dare il miglior ambiente di vita ai bambini all’interno delle loro famiglie attraverso il sostegno economico che rimane centrale. Il nostro sistema è ben radicato nella società bulgara e riusciamo a coprire quasi l’80% della popolazione minorile. La Calabria ha buone proposte da offrire – ha concluso il Vice Ministro Lararov – e siamo qui per apprendere dall’esperienza locale anche in materia di gestione dell’immigrazione minorile”.
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