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Ecco le foto della manifestazione (parte 1) >>>
L’inno di Mameli ha ricordato le gesta dei tanti caduti in guerra durante i 150 anni dall’Unità d’Italia. C’erano praticamente tutti gli esponenti politici e militari attesi per l’“Inaugurazione del complesso museale e del sacrario garibaldino a Melito Porto Salvo”.
Una giornata molto soleggiata ha fatto da contorno allo “prima” della struttura creata in onore di Giuseppe Garibaldi considerato “L’eroe dei due mondi” che sbarco per ben due volte sulla costa melitese. L’evento è stato anticipato di un mese, per permettere la presenza di Anita Garibaldi, pronipote di Giuseppe, rispetto a quel famoso 19 agosto quando i garibaldini approdarono direttamente sulla spiaggia di fronte a Rumbolo.
La manifestazione ha previsto tanti momenti importanti come il saluto militare e l’alza bandiera mentre una voce narrante spiegava i vari processi della manifestazione. Subito dopo è stata deposta una corona d’alloro direttamente sulla stele che ospita i resti dei tre garibaldini morti in quella giornata del 1860.
L’opera è stata riadattata sulla base di quella antica, presente a pochi metri di distanza che in verità non è mai stata completata. La nuova stele è stata ricoperta di formelle ceramicate. Inoltre la cuspide si illuminerà durante la sera. Interessante anche il mosaico basale che è stato recuperato quasi interamente mentre due rampe laterali permettono l’accesso alla tomba sacrale posta in un piano sotterraneo.
Alla sinistra della stele ecco il museo garibaldino che si sviluppa su due piani. Il sindaco Iaria, il prefetto di Reggio Calabria e Anita Garibaldi hanno provveduto al taglio del nastro mentre Don Cosimo Latella ha benedetto i locali. Nel seminterrato sono presenti molti cimeli dell’epoca con reperti provenienti dalle donazioni di liberi cittadini o gentilmente concessi da molti archivi di Stato come quelli di Catania e Napoli.
Dal 10 al 31 agosto è già prevista una mostra per permettere ai visitatori di visionare questi documenti. E’ stato un momento anche per ricordare la figura di Garibaldi che rivive nei racconti e nelle gesta di tutti coloro che lo ricordano e vogliono mantenere intatta la sua figura nonostante il tempo che trascorre incessantemente. In molti sperano che la struttura venga utilizzata al meglio anche grazie alla presenza di un’area ristoro creata ad hoc per permettere ai turisti, soprattutto alle scolaresche, di toccare con mano questa opera che cercherà di rivivere i fasti di un tempo.
Melito ha risposto presente alla rievocazione delle gesta di Garibaldi in attesa della nave Torino che giace insabbiata al largo della stessa spiaggia e le cui operazioni di recupero sono previste per la fine del mese di agosto.
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