Comitato futuro sicuro sulla centrale a carbone di Saline: Il progetto della SEI, follia non valutarlo senza pregiudizi di sorta

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Il Comitato FuturoSicuro, tramite il suo portavoce Paolo Campolo, intende far assumere a tutta la popolazione dei territori interessati, ed agli Amministratori Pubblici, Sindaci, Presidente di Provincia, Governatore della Calabria, la consapevolezza che fino ad oggi tutti hanno in un modo o l’altro sempre schivato, trincerandosi dietro uno presa di posizione di circostanza, che il Progetto proposto dalla Multinazionale svizzera SEI, del gruppo Repower, può essere davvero quella molla che può far scattare l’input per una reale riqualificazione ed il rilancio di tutta l’area della provincia a Sud di Reggio Calabria.
Le manifestazioni degli Ambientalisti e delle associazioni in questi giorni hanno evidenziato solo un paio di cose: che non sono espressione del territorio interessato, che dicono sempre e solo le stesse cose dette e ridette già da tre anni,( Si vadano a rileggere le comunicazioni sulle vecchie rassegne stampa) e che, soprattutto, non sono in grado di offrire alcuna alternativa fattibile: NULLA, NIENTE DI NIENTE, ZERO+ZERO= O……!!!
Adesso è davvero ora che la musica cambi, che si prenda coscienza della realtà, senza palliativi di sorta.
E’ come se ci fosse un interesse forte di parte della politica affinché la gente e il territorio non possano approfondire, capire e valutare un progetto del genere.
Per questo motivo ho deciso tempo fa di creare un Comitato, che anche nel nome richiama la voglia di fatti: siamo stanchi di pregiudizi ideologici e di tante false promesse.
Negli Anni ’70 si iniziò con la Liquichimica Biosintesi: fu il primo fallimento Doc , di cui ancora oggi si notano tutti i segni…..Poi è toccato alla chimera della OGR, Officine Grandi Riparazioni delle Ferrovie dello Stato, che nell’indifferenza più assoluta sono state chiuse e smantellate qualche anno orsono ( A proposito: dov’erano tutte quelle belle persone che dicono di difendere gli interessi e i diritti del territorio e che si sono visti solo adesso per la Centrale della SEI?). Dopo un altro tentativo messo in atto da tale Consorzio S.I.P.I., che ha portato solo ad una lottizzazione selvaggia di buona parte dei terreni dell’area ex Liquichimica, e che ha fruttato a pochi personaggi tanti soldini.
Per finire , arriviamo alle ultime fasi della telenovela. Si sono perse le tracce anche del protocollo d’intesa tra la Regione e API Nòva Energia siglato il primo aprile 2009 dall’ex sindaco di Montebello Jonico con l’ex governatore Loiero, per la realizzazione di un polo tecnologico per lo sviluppo delle energie rinnovabili, da finanziare con 500 milioni di euro pubblici.
Tutti i tentativi di rilanciare questa parte di Calabria si sono dimostrati deboli o vani, ancora più rari i tentativi di condividere tali progetti con il territorio. E quindi mi chiedo: come orientarsi tra tante promesse? Perché si assiste spesso a opposizioni stranamente compatte rispetto a iniziative potenzialmente interessanti?
Torniamo al progetto SEI, un altro esempio che merita un approfondimento, almeno per due buone ragioni: i capitali sono interamente privati e il proponente potrà recuperare i soldi investiti solo dopo anni di attività della centrale e non con la realizzazione di una “cattedrale nel deserto” (come invece è abituato il mondo del malaffare). Siamo di fronte a un gruppo di matti che vuole buttare via oltre un miliardo di euro o, forse, siamo più matti noi a non darci neanche la possibilità di valutare un progetto del genere?
I nostri Amministratori, a tutti i livelli, non possono più tergiversare, devono sedersi attorno ad un tavolo di confronto aperto con i rappresentanti dei paesi interessati ed invitare la SEI, per capire se la loro iniziativa sia fattibile o meno.
Noi riteniamo che adesso la politica debba fare un passo importante: un atto di responsabilità verso il territorio. Chi ha paura di un confronto aperto, costruttivo e distante da posizioni preconcette? Perché i più accaniti oppositori spesso sono coloro che un posto di lavoro l’hanno già e non si devono preoccupare di arrivare e fine mese?
Le domande preoccupano, speriamo questo non accada con le risposte.
Paolo Campolo – “Comitato FuturoSicuro”

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Author: ntacalabria

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