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di Francesco Iriti
Direttore Responsabile di www.ntacalabria.it
Il 2012 si chiude tra conferme e smentite e qualche nota lieta. Sarà un anno ricordato da tutti gli Italiani per le varie tasse imposte dallo Stato, per i momenti felici e meno felici, con ognuno di noi che si trova a stilare un bilancio di questi mesi.
Per www.ntacalabria.it si é trattato di un ulteriore anno di conferme grazie a voi lettori che giornalmente ci seguite, inviandoci anche suggerimenti su come migliorare. Il confronto aiuta a crescere e noi siamo sempre aperti al dialogo. Il nostro giornale on line, sin dalla sua creazione, ha voluto mirare a fornire un’informazione corretta, senza pareri personali, nel rispetto della notizia e delle persone. Un aspetto che ci ha contraddistinto in questi due anni e mezzo rispetto ad altre fonti e che ci ha spinto a guardare al futuro con grande fiducia. Nonostante l’esiguità di risorse e la vastità del territorio, cerchiamo sempre di essere sulla notizia fornendo anche degli approfondimenti di foto e video sui vari avvenimenti che si verificano.
Con il 2013 mi preme fare un ringraziamento prima di tutto a voi che ci seguite e poi ai vari collaboratori e tanti amici che ci forniscono un valido aiuto per portare avanti questo progetto che ha come obiettivo quello di essere il giornale di tutti. Non solo notizie, ma anche varie sezioni come Cultura, Cucina, Manifestazioni ed Eventi ed altro ancora.
Ed il nuovo anno prevederà delle importanti novità che a breve vi verranno comunicate.
L’augurio di Ntacalabria.it si esprime anche nelle rime di Bruno Salvatore Lucisano con Bon’annu
Bon’annu
Calabrisi, bona vita,
Si sì, nta nu palazzu, na pinnata,
Si sì supr’o lavuru,
oppuru in gita,
Si stà vantandu chista terra ngrata.
Bonannu a tia, chi si nta
nu spitali,
E cerchi mi ti duni na rragiuni
E ti domandi si facisti mali
Pecchì
fusti trattatu di bastuni.
A tia chi si rinchiusu nta na cella,
Pa scerta, pa
sfurtuna, pa disgrazia,
Bon’annu caru, bona vita bella,
A fedi pammi basta e
pammi sazia.
Bon’annu a cù passau na vita ntera
Pammi sìmina, jjiù paci e
verità,
Mi jarza, ‘a petra, ‘a petra, l’armacera,
Pammi tratteni paci e
libertà.
E cu nu buchicejju, sutta, sutta,
Mi scula l’acqua lorda chi si
cojji,
Mi rresta sempri terra, chiara e sciutta,
Undi crisciunu hjiuri. E nenti
mbrojji!
A cù si duna all’attri, testa e cori,
M’è sempri china i vita chijja
via
Bonannu i paci, senza malicori,
A quantu dissi e a quanti mi sperdìa.
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