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Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’assessore al lavoro, formazione professionale e politiche sociali, Nazzareno Salerno – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – esprimono soddisfazione per l’iniziativa finanziata dal Ministero del Lavoro e attuata da Italia Lavoro nell’ambito del programma AMVA (Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale) che incontra per vocazione istituzionale e per consolidata collaborazione l’interesse fattivo del Dipartimento regionale alla Formazione e al Lavoro.
L’intervento prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro per promuovere tirocini in azienda, retribuiti con compenso mensile, a favore dei NEET (Not in Education, Employment or Training) giovani laureati non più inseriti in un percorso scolastico – formativo e non impegnati in attività lavorative.
Si tratta di un’occasione di sviluppo professionale per circa 500 giovani in Calabria, per un totale di almeno 3.000 tirocini attivabili nelle Regioni Obiettivo Convergenza. I percorsi di tirocinio, della durata di 6 mesi, vedono il coinvolgimento di giovani laureati, in età compresa tra i 24 anni compiuti fino ai 35 anni non compiuti.
In particolare, il progetto focalizza l’attenzione sui laureati in quegli ambiti disciplinari che comportano particolari difficoltà per l’inserimento nel mercato del lavoro. Sulla base dei dati Istat, sono stati individuati i gruppi che dovranno essere coinvolti e che fanno riferimento alle aree geo-biologica, letteraria, psicologica, giuridica, linguistica, agraria e politico-sociale. I partecipanti riceveranno una borsa mensile di 500 euro lordi.
“La Regione – hanno affermato il Presidente Scopelliti e l’assessore Salerno – sostiene tutte quelle iniziative che, avendo lo scopo di agevolare la formazione professionale, favoriscono l’introduzione o il reinserimento nel mondo lavorativo accrescendo le competenze e le capacità. Il costante e proficuo lavoro portato avanti dall’assessorato, anche grazie al contributo del dirigente generale del dipartimento Bruno Calvetta, presso i tavoli romani ha prodotto un risultato di grande rilevanza che contribuisce ad avvicinare la domanda e l’offerta di lavoro.
La globalizzazione impone di essere competitivi e di avere delle conoscenze spendibili in contesti specifici. La Calabria è dotata di risorse umane che devono essere valorizzate e che possono avere un ruolo fondamentale nel processo di riscatto economico e sociale”.
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