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Ospedale di Melito, quando un dottore rimane nel cuore dei pazienti.
E’ il caso del dottor Giuseppe Romeo. Un giovane chirurgo che da un anno e mezzo presta servizio presso l’Ospedale Tiberio Evoli di Melito di Porto Salvo.
Spesso purtroppo leggiamo sui giornali casi di malasanità, specialmente in Calabria, ma stavolta vogliamo parlare di un esempio di buona sanità.
Il dottor Romeo, originario di Reggio Calabria, ha deciso di rimanere a lavorare nella sua terra natia.
Ogni giorno è costretto a fare i conti con le carenze sanitarie. Quelle carenze che vanno a discapito dei pazienti. Nonostante tutto però il sorriso e la professionalità fanno di lui un medico esemplare.
Per molti anni ha lavorato presso la casa di cura Villa Caminiti, a stretto contatto con il dottor Mazzitelli, stimato chirurgo, anch’egli buon esempio di professionalità nel campo della medicina. Il dottor Mazzitelli, oltre a vedere in lui sin da subito un futuro chirurgo, lo ha aiutato a crescere fino a farlo diventare un bravo medico.
Ospedale di Melito, la buona sanità
Oggi parliamo del dottor Romeo perché numerosi pazienti vogliono complimentarsi e ringraziarlo per la sua bravura, disponibilità e umanità.
Doti che non capita spesso di poter attribuire ad un’unica persona che opera nel settore della sanità.
In particolare, uno degli ultimi interventi eseguiti dal dott. Romeo con la sua equipe e sotto la direzione del dottor Tuscano, ha visto una signora di Fossato Ionico. Alla donna è stato asportato un lipoma di 20 cm dal braccio. Un intervento molto delicato e di accurata pazienza.
La settantenne infatti, dopo aver rinviato a lungo l’intervento per evitare spostamenti in altre strutture, ha deciso di affidarsi alle cure del dottor Romeo per la disponibilità e la sicurezza che le è stata trasmessa già durante una visita diagnostica.
La signora adesso sta bene e finalmente, dopo il periodo di convalescenza, potrà ritornare alla sua vita normale.
Gli interventi all’Ospedale di Melito di Porto Salvo
Quando ho chiesto al dottore quale fosse stato il caso più delicato trattato, la sua risposta è stata: “Ho eseguito numerosi interventi ma forse il più delicato è stato quello dell’asportazione di un tumore al retto”.
“A Melito, -continua ancora il dottore- abbiamo eseguito numerosi interventi su pazienti malati di tumori, soprattutto al colon e al retto e solo nel 2018 l’incremento delle operazioni è stato del 25%, dato molto importante per il nosocomio, che è stato spoliato nel corso del tempo, della piena efficienza sanitaria di altri reparti”.
“Molte volte -continua Romeo- ad intralciare il nostro lavoro è il mancato funzionamento del servizio tac e radiografia e la tempistica per ripararle non è mai celere, così siamo costretti a rinviare interventi.
Purtroppo anche i tagli alla sanità non aiutano l’efficienza della macchina sanitaria ma confidiamo nel lavoro dei commissari che ce la stanno mettendo tutta per ripristinare le varie situazioni critiche”.
Alla domanda: “Come dovrebbe essere il rapporto dottore-paziente?” ha risposto: “Dovremmo ascoltare di più, essere più disponibili e prestare attenzione. Ma o hai un buon esempio, o non lo impari.
Io ho avuto una famiglia che mi ha insegnato questi valori e, secondo me, la bravura di un medico sta nel saper ascoltare i pazienti. Bisogna dare una mano alle persone, non considerarle semplicemente un numero e aiutarle a stare meglio.”
A nome di tutti i pazienti la ringraziamo e la incitiamo a rimanere sempre così com’è, con le sue qualità.
Speriamo che il suo esempio possa spingere altri giovani professionisti a fermarsi in questa terra e cercare di dare l’occasione ai malati che non hanno possibilità né economiche né culturali, di potersi curare qui.
Il nostro auspicio è che si eviti l’esodo verso il nord Italia in cerca di cure, quando a due passi da casa, ci potrebbe essere la possibilità di curarsi allo stesso modo.
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