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Coldiretti: “Il boom di fake news contribuisce a mettere sotto attacco l’olio italiano“. Sono sempre di più le notizie distorte che danneggiano il settore olivicolo italiano e influenzano i consumatori dando una percezione sbagliata del prodotto.
L’olio italiano sotto attacco
L’olio italiano è sotto attacco, tra assurdi sistemi di etichettatura a semaforo adottati da altri Paesi europei, speculazioni e multinazionali che fingono di mantenere una parvenza di italianità presente solo nel marchio. Coldiretti Calabria condivide le affermazioni di Unaprol – Consorzio olivicolo italiano – in occasione del Fact-checking day, la giornata internazionale dedicata alla sensibilizzazione contro la disinformazione. Sono sempre di più le fake news che danneggiano il settore olivicolo italiano e influenzano i consumatori dando una percezione sbagliata del prodotto. Dalla “Xylella non esiste” agli errori sulle tecniche di conservazione dell’olio; spesso il web alimenta voci prive di basi scientifiche che danneggiano la salute dei consumatori e colpiscono un comparto già in crisi per il calo record che ormai si attesta per la Calabria in circa il 50% della produzione nella campagna olearia 2018-2019.
Cultura dell’olio
“Il nostro lavoro – afferma Coldiretti – in collaborazione tra associazione olivicola, agriturismi, ma anche produttori, frantoi, cittadini, scuole punta a sviluppare una cultura dell’olio e del consumo consapevole. Punta inoltre a contrastare la disinformazione dilagante, spesso alimentata dalle multinazionali che investono enormi risorse in pubblicità fuorvianti”.
Di seguito Coldiretti propone 10 fake news sull’olio extra vergine di oliva:
10 fake news sull’olio extra vergine di oliva
- Il colore determina la qualità
- Non è facilmente digeribile
- Meglio conservarlo in bottiglie trasparenti o nelle oliere
- La sensazione di piccantezza è un difetto
- Se è amaro è difettato
- L’ambiente di conservazione non è importante
- Farlo invecchiare qualche mese aumenta la qualità
- Non filtrato è migliore
- E’ poco adatto alle fritture perché più pesante
- Quello vecchio è migliore perché meno forte
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