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Matteo Messina Denaro, è ormai certo, si sposta ed è stato in Calabria. Così dall’ultima operazione della procura di Palermo spuntano anche i possibili contatti tra il boss e la ‘ndrangheta.
Matteo Messina Denaro in Calabria
L’operazione eseguita della procura di Palermo ha condotto in carcere 21 persone tra boss, fiancheggiatori e parenti del superlatitante di Castelvetrano. L’indagine ha portato alla luce anche la rete di smistamento dei pizzini con i quali Messina Denaro dava gli ordini agli affiliati.
Ma ben più interessanti sono le intercettazioni. Durante una conversazione uno degli arrestati nel blitz rivela il contenuto di un pizzino in cui ci sarebbero state scritte le decisioni del latitante su alcuni temi. L’indagato ha rivelato che Messina Denaro “era in Calabria ed è tornato”. Inoltre l’intercettato fa sapere anche che Messina Denaro avrebbe “incontrato cristiani” (n.d.r. persone). Ma il biglietto non mai è stato trovato, infatti Messina Denaro ordinava sempre ai suoi di distruggere i pizzini.
Dal dialogo vengono fuori anche le lamentele della madre del superlatitante. “La madre di Matteo … che lui non scrive si lamenta, lui deve scrivere .. vorrei vedere a te. Non gli interessa niente di nessuno”.
Messina Denaro a Lamezia?
Una passata inchiesta de “l’Espresso” aveva pubblicato le affermazioni di un testimone che avrebbe rivelato incontri avuti con il super latitante. Secondo la sua dichiarazione, Matteo Messina Denaro “viaggiava spesso per Lamezia Terme”.
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