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Incendio presso la Tendopoli di San Ferdinando (Reggio Calabria). Rinvenuto il corpo carbonizzato di un cittadino del Senegal di 29 anni.
Incendio nella tendopoli di San Ferdinando
Stanotte, presso la vecchia Tendopoli di San Ferdinando, si è sviluppato un incendio di vaste proporzioni le cui cause sono in corso di accertamento. Durante le operazione di spegnimento delle fiamme da parte dei Vigili del Fuoco è stato ritrovato il corpo carbonizzato del cittadino extracomunitario senegalese, Moussa Ba di 29 anni.
La vittima, nel 2015, ha ottenuto la concessione della protezione umanitaria dalla commissione territoriale di Trapani. Moussa era titolare del permesso di soggiorno, sempre per motivi umanitari, scaduto nel marzo del 2018; non rinnovato per mancata presentazione della documentazione.
L’incendio ha interessato la parte vecchia della tendopoli causando la distruzione di circa 20 baracche.
Sono in corso le indagini della Polizia coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi finalizzate a ricostruire la dinamica dei fatti.
La vittima
Il 29enne era stato arrestato – in forma differita – dal Commissariato di Gioia Tauro, lo scorso 31 dicembre 2018, su delega della Squadra Mobile della Questura di Pisa, per reati in materia di stupefacenti (detenzione ai fini di spaccio di hashish). In seguito scarcerato il 16 gennaio 2019, dopo la convalida dell’arresto, dal GIP presso il Tribunale di Palmi. In sostituzione al regime carcerario, poi, il GIP presso il Tribunale di Pisa stabiliva la misura cautelare del divieto di dimora nella Provincia nel contesto di un procedimento penale – in concorso con altri – non ancora compiutamente definito.
Moussa Ba era inoltre gravato da pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio; false dichiarazioni sull’identità personale; interruzione di Pubblico Servizio; ed infine, inottemperanza foglio di via obbligatorio.
Tre le vittime in un anno
Con Moussa Ba, salgono le vittime degli incendi nella tendopoli di San Ferdinando. Il 27 gennaio 2018 era infatti morta una 26enne nigeriana, Becky Moses. Il 2 dicembre 2018 ha perso la vita Surawa Jaith, del Gambia, che avrebbe compiuto 18 anni qualche giorno dopo.
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