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Clamorosa sentenza del Tar che di fatto annulla gli atti della giunta a Villa San Giovanni.
Il Tar della Calabria, sezione staccata di Reggio Calabria, ha emesso una sentenza che di fatto rivoluziona il risultato elettorale al Comune di Villa San Giovanni dello scorso 11 giungo.
Il caso era nato dalla presunta illegittimità della candidatura e dell’elezione a Sindaco di Giovanni Siclari. Infatti, su di lui pendeva un provvedimento di sospensione per effetto della legge Severino. Infati, nei suoi confronti era stata comminata una condanna in primo grado ad un anno nell’ambito della nota vicenda “Bandafalò”.
In sequesto a questa situazione, era stato presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. La decisione era stata presa da consiglieri eletti d’opposizione e candidati alle comunali di giugno nelle liste avversarie.
Giunta a Villa San Giovanni
Nel frattempo. Siclari aveva conferito gli incarichi di Vice Sindaco e di assessori della sua giunta. Il tutto avveniva prima che dalla Prefettura gli venisse notificato un nuovo provvedimento di sospensione.
Adesso quindi arriva la rivoluzione a livello politico. Per i giudici amministrativi, infatti, il primo cittadino non avrebbe potuto emanare alcun atto nelle vesti di Sindaco. Quindi non avrebbe potuto nominare il vice sindaco.
Cambia quindi lo scenario a Villa San Giovanni. Decisiva la sentenza dei giudici amministrativi con Filippo Maria Tropiano, presidente, Angela Fontana, referendario estensore e Danatella Testini, referendario.
Due gli atti annullati che sono stati emessi lo scorso mese di giugno. Si tratta del 14904 e del 15640. Con il primo, del 12 giugno scorso con cui lo stesso, l’ex primo cittadino ha affidato a Maria Grazia Richichi le cariche di assessore del Comune di Villa San Giovanni, con funzione di Vice Sindaco. Sette giorni dopo la Richichi sottoscriveva l’altro atto incriminato.
Intanto il Prefetto di Reggio Calabria ha nominato un Commissario Prefettizio
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