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Dichiarato il dissesto dell’Asp di Reggio Calabria. Il Sindaco Giuseppe Falcomatà, in seguito alla richiesta di dissesto finanziario si rivolge ai cittadini con una lettera aperta.
Dichiarato il dissesto dell’Asp di Reggio Calabria
La Commissione straordinaria, insediatasi dopo lo scioglimento dell’azienda sanitaria reggina per infiltrazioni mafiose, ha dichiarato il dissesto finanziario dell’Asp di Reggio Calabria. La notizia è stata comunicata nel tardo pomeriggio di ieri dalla triade commissariale composta da Giovanni Meloni, Maria Carolina Ippolito e Domenico Giordano.
Nell’atto si parla di «reiterate irregolarità nella gestione dei bilanci e di una manifesta e reiterata incapacità di gestione». Il buco finanziario sarebbe di circa 400 milioni di euro.
Lettera aperta del Sindaco di Reggio Calabria
Reggini, reggine,
ieri sera è accaduto qualcosa di così devastante ed incredibile che lascia davvero sbigottiti. Il dissesto dell’Asp di Reggio Calabria, già sciolta per infiltrazione mafiosa, rappresenta l’acme delle malversazioni e delle umiliazioni perpetrate ai danni del nostro territorio.
È questo, però, il momento della responsabilità, l’attimo in cui il tessuto cittadino deve rimanere unito ed ogni istituzione, a qualsiasi livello, supportare la popolazione nelle fasi successive alla dichiarazione del default da parte dei commissari della sanità reggina.
Dunque, anche quando tutto sembra perso, non dobbiamo farci sopraffare dalla rassegnazione. Di fronte ad ogni caduta dobbiamo toglierci la polvere da dosso, rialzarci e ripartire. È l’ora di stringerci a coorte.
Mi rivolgo..
..a quanti fanno politica, alle associazioni, ai sindacati, agli enti camerali: serve una presa di coscienza collettiva. Battano un colpo, facciano sentire la loro presenza, dimostrino un vero attaccamento al territorio ed alla sua gente. Lo facciano subito, immediatamente, senza perdere tempo. Lo facciano ora o mai più.
La triste storia dell’Asp di Reggio deve farci riflettere perché segna il fallimento di intere classi dirigenti siano state esse manager indicati dalla politica oppure commissari inviati dai Governi per provare a ricostruire dalla macerie. Hanno fallito tutti e tutti hanno contribuito al fallimento dell’azienda. Oggi, il conto che ci viene presentato è la somma di una sequela infinita di omissioni, di investimenti sbagliati; di sperperi e avido cinismo per l’ammontare di un debito superiore ai 400 milioni di euro. Ancora una volta, Reggio si trova costretta a dover ripartire affrontando una crisi probabilmente ampiamente preventivabile. Ma che, francamente, sorprende e sconcerta per le sue proporzioni. A pagarne le spese, purtroppo, saranno i cittadini, la gente onesta e laboriosa, i tantissimi creditori che a loro volta rischiano di rimanere schiacciati da questo tremendo crac.
Le conclusioni di Falcomatà
Da sindaco e come cittadino mi porrò in testa a qualsiasi tipo di iniziativa che possa alleviare i disagi causati dal dissesto dell’Asp. I cittadini potranno contare sulla mia spalla per un conforto; sul mio braccio per battere i pugni sui tavoli istituzionali per cerare una via d’uscita; sulle mie gambe per incamminarci tutti insieme sul percorso che ci condurrà, costi quel che costi, verso un futuro migliore.
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