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Aumento tumori nel reggino. L’ASP ha accolto le richieste di Vincenzo Crea, referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”, che riscontrava un aumento tumori nel reggino.
Aumento tumori nel reggino
Crea fa sapere che: “A seguito delle nostre segnalazioni concernenti l’aumento delle patologie oncologiche nel territorio reggino, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, ha comunicato: “A riscontro della nota ricevuta si trasmette il documento prodotto presso il Registro Tumori dell’ASP. “I tumori nella Provincia di Reggio Calabria Rapporto 2018”. Ufficialmente presentato in data 8 febbraio presso la Prefettura di Reggio Calabria. Il documento offre un quadro esaustivo e dettagliato della distribuzione della patologia oncologica nella nostra Provincia e, dunque anche nel Reggino.
Lo stesso documento evidenzia che l’incidenza dei tumori nella nostra Provincia registra valori più bassi rispetto ai valori medi nazionali”.
Analisi Area distrettuale di Reggio Calabria
“L’area distrettuale di Reggio Calabria registra, per alcune patologie tumorali come Pancreas, Mesotelioma, Mammella. Ed anche Prostata, Vescica e tumori emolinfopoietici, valori di incidenza significativi. Maggiori rispetto al resto del territorio provinciale. Va segnalato che l’area, oltre a fare riferimento alla città di Reggio Calabria che già è caratterizzata da una densità di popolazione maggiore rispetto al resto del territorio provinciale, è sede di alcune fonti di esposizione a rischio di inquinamento ambientale. Come ad esempio, le due aree portuali di Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Ed anche alcuni Siti ad Alto Rischio (Pentimele, Secche Aquile-Scilla, Pietrastorta) già caratterizzati. Rientranti nel Piano Stralcio 2012 regionale per la bonifica dei Siti Inquinati. Ed ancora alcune aree utilizzate come discariche abusive. Alcune delle quali già sottoposte a sequestro dai Carabinieri Forestali e la rete autostradale Salerno – Reggio Calabria a più intenso traffico rispetto alle altre arterie provinciali”.
Registro Tumori – AIRTUM
Sono questi i fattori di rischio per la popolazione che dovrebbero essere alla base delle differenze registrate nel Distretto di Reggio Calabria rispetto al resto del territorio provinciale. Il rapporto pubblicato, risultato, inoltre, di un percorso complesso e articolato di accreditamento dei dati del Registro tumori da parte dell’Associazione dei registri Tumori Italiani (AIRTUM), non ha nulla a che vedere con i registri di mortalità “passa parola”. Sebbene partano da iniziative orientate a stimolare le attività di sorveglianza e controllo delle patologie tumorali, non hanno alcun valore “legale” scientifico e ufficiale. Si coglie l’occasione per segnalare, inoltre, che è in corso di completamento la registrazione dei casi incidenti relativi al 2013 e che entro giugno verrà pubblicato un nuovo rapporto sui quattro anni di attività del Registro Tumori”.
Crea: “Le nostre preoccupazioni erano fondate”
“Dal rapporto dell’ASP – scrive Crea – emerge che il primo cluster, centrato nei comuni di Seminara e Palmi ed esteso fino a Reggio Calabria a Sud, presenta un rischio relativo di 1,16. Ovvero un eccesso di decessi per tumore nel sesso maschile rispetto alla media regionale significativo.
Il secondo cluster, relativo ai tumori femminili, è stato individuato con centro nei comuni di Montebello Ionico e Motta San Giovanni. Quest’area mostra un eccesso di rischio per tumori femminili (RR=1,2) significativo. Nel sesso femminile si evidenzia un cluster a maggiore rischio, in un’area centrata nei comune di Motta San Giovanni ed esteso fino al Comune di Reggio Calabria. Con un rischio relativo pari a 1,16. In entrambi i casi questi cluster sembrano confermare le mappe.
Tra le fonti di esposizione a rischio di inquinamento ambientale sono incluse aree utilizzate a discariche abusive. Alcune delle quali poste sotto sequestro dalle Forze di Polizia”.
Conclusioni di Crea
Crea conclude: “Ciò ci preoccupa non poco. Atteso che numerose sono le fonti di esposizioni a rischio presenti sul territorio del Comune di Motta SG. Non si comprende come mai, mentre in altri Comuni reggini le forze di polizia intervengono ponendo sotto sequestro le fonti potenzialmente inquinanti a Motta San Giovanni non si muove foglia.
Ringraziamo l’ASP per la gentile comunicazione. Apprezziamo anche che dopo tanto tempo e nonostante le difficoltà incontrate finalmente è stato istituito il registro dei tumori nella provincia di Reggio Calabria. Sebbene i registri di mortalità “passa parola” non hanno alcun valore “legale” scientifico e ufficiale. Tuttavia confermano in maniera una realtà piuttosto diversa da quella che emerge dallo studio dell’ASP.
Atteso che l’Ambiente non ha confini, la documentazione è stata inviata anche ai Sindaci della Città Metropolitana di Reggio Calabria per eventuali provvedimenti di loro competenza”.
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