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di Francesco Iriti
«In qualità di consigliere provinciale, nonché come cittadino attento alle problematiche che affliggono il territorio in cui vivo, non potevo sottacere dinnanzi ad una situazione grave, persistente e mortificante che continua a registrarsi presso il Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo, uno degli ospedali, a mio giudizio, più efficienti e funzionali della nostra regione».
Continua la campagna mediatica sul nosocomio melitese e questa volta non si parla di chiusura di punto nascita ma della situazione della Tac. E’ il consigliere provinciale Bernardo Russo a risollevare nuovamente il problema rivolgendosi direttamente al governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, al prefetto di Reggio Luigi Varratta ed al commissario straordinario dell’Aps Rosanna Squillacioti.
La denuncia di Bernardo Russo parte dall’assunto che «ad oggi, a più di un mese dalla data del 30 novembre 2010, fissata dall’Asp che si impegnava ad intervenire fattivamente, la Tac giace in preda alle intemperie, coperta solamente da un telo di plastica sulle scale esterne della struttura sanitaria. Il 27 ottobre 2010, – aggiunge il consigliere di minoranza del comune di San Lorenzo – il commissario straordinario dell’Asp reggino, Rosanna Squillacioti, e il presidente dell’amministrazione provinciale, Giuseppe Morabito, hanno firmato un protocollo d’intesa che riguardava lo stanziamento di 200 mila euro, di cui 175 mila per l’acquisto della Tac da destinare all’ospedale di Melito Porto Salvo e 25 mila per un ecografo per l’ospedale di Palmi. Per l’importante occasione erano presenti il consigliere provinciale Nino Romeo, il vicepresidente della Provincia, Gesualdo Costantino, il sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Iaria ed il vicesindaco, Misitano».
Un problema di non poco conto che comporta ulteriori sacrifici per i cittadini dell’area grecanica «che costringe da mesi i pazienti, con familiari al seguito, ed il personale del Tiberio Evoli, a fare una spola quotidiana – continua Russo – verso altre strutture sanitarie pubbliche. Questa situazione non è da paese civile e gli abitanti dell’area grecanica non meritano queste ulteriori mortificazioni».
In modo molto ironico, Russo si augura che «sia la Befana a regalare la Tac, visto che non è arrivata entro i termini prestabiliti, ai pazienti del nosocomio melitese».
Il consigliere provinciale Russo non si ferma soltanto alla Tac e fa un ampia disanima circa «le altre criticità già segnalate e che necessitano ancora di una risoluzione. Mi riferisco alla necessità di rimpolpare il troppo esiguo personale del reparto di dialisi; di provvedere a coprire i posti vacanti in chirurgia visto che a breve, anche il dottor Pennestrì, andrà in pensione. – conclude Russo – E mi auguro, altresì, che per quanto riguarda il Punto Nascite, nell’imminenza dell’apertura dei cantieri per la messa in sicurezza della statale 106, da Reggio a Melito che aumenterà i tempi di percorrenza, si possa trovare una via d’uscita».
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