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di Francesco Iriti
“L’Area Grecanica vuole fare chiarezza sulla scelta politica di chiudere il punto nascita dell’Ospedale di Melito Porto Salvo”. Gli esponenti del Pd dell’Area Grecanica si rivolge al governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti il quale “con Decreto n. 26 del 16 novembre 2010, nella sua qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro della Regione Calabria dal disavanzo nel settore sanitario, ha stabilito la chiusura del Punto Nascita dell’Ospedale di Melito Porto Salvo”.
L’intervento è a firma di Giulia Naimo (Coordinamento Prov. PD) e Caterina Rossi, Tino Laganà, Salvatore Mafrici, Sandro Polimeni, Carmelo Caridi, Stefano Rodà, Pasquale Russo, rispettivamente segretari del circolo di Bagaladi, Melito, Condofuri, San Lorenzo, Bova Marina, Palizzi e Roccaforte del Greco.
Gli esponenti del PD dell’Area Grecanica non sono d’accordo con quanto dichiarato dal presidente Scopelliti durante la sua visita a Melito Porto Salvo, “la chiusura è obbligata in quanto meramente attuativa di un indirizzo stabilito a livello nazionale, che indica, quale standard minimo per il rischio clinico, un numero pari a 500 parti l’anno per punto nascita, come stabilito dall’OMS”, affermando che “non è così quanto quest’ultimo parametro valutativo del rischio clinico, che si basa solo su un dato meramente numerico, e che doveva essere preso in considerazione, stando a quanto previsto dalla stessa delibera n. 845/2009 sul Piano di Rientro”.
Una decisione inevitabile che comprende a sua volta altre insidie “per il nosocomio melitese come se questo fosse solo il primo passo verso la sua chiusura definitiva”.
La richiesta da parte del Pd grecanico “é quella di procedere, al più presto, nel colmare la lacuna della mancata valutazione del rischio clinico del Punto Nascita dell’ospedale melitese, da effettuarsi in contraddittorio con gli operatori dello stesso ospedale, al termine della quale si potrà pervenire ad una scelta basata sull’esito della valutazione stessa e non su dati meramente numerici, oscillanti di anno in anno e che non tengono in debita considerazione aspetti peculiari del singolo punto nascita oggetto di valutazione specifica”.
Un appello accorato quello che arriva direttamente dall’area grecanica e che testimonia il pensiero comune dei politici ed, in particolare, della popolazione che chiede lumi circa il futuro dell’ospedale melitese, vera risorsa per tutto il comprensorio. “Caro Presidente, deve venire incontro a tutti i suoi elettori che, in quest’area, lo hanno così largamente sostenuto, e a tutta la popolazione del comprensorio reggino essendo, questo provvedimento, – continuano gli esponenti del Pd locale – basato su una omissione relativa ad un riassetto della rete complessiva dei punti nascita, fatta solo dopo un’attenta e seria valutazione del rischio clinico caso per caso”.
“Tutto ciò per dimostrare e dimostrarci, con i fatti e non più solo a parole che, in materia sanitaria, la linea politica da portare avanti sarà improntata alla massima trasparenza e vedrà l’ospedale di Melito considerato per la ripresa di un ruolo importante all’interno di un riassetto complessivo – conclude la nota – della sanità in provincia di Reggio Calabria, ruolo che oggi pare non avere oltre che per demeriti propri, anche per scarsa comprensione di chi un tale processo, oggi, è chiamato a guidarlo responsabilmente”.
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