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di Francesco Iriti
«Intervengo solo per difendere le donne e i bambini per i rischi che esistono veramente». Il consigliere comunale Totò Minniti dice la sua in merito alla chiusura del punto nascita di Melito Porto Salvo. «Il mio intervento vuole essere solo a tutela della donna e del bambino visto che in questi giorni ho assistito a iniziative e a prese di posizioni sulla stampa – ha continuato Minniti – ove si intravedeva più un clima di campagna elettorale per le prossime elezioni provinciali che interesse verso la chiusura del punto nascita».
Il consigliere Giuseppe Salvatore Minniti pone l’accento sul fatto che «anche se la chiusura dei punti nascita dipende dal governo centrale tramite decreto ministeriale bisogna considerare le peculiarità del nostro territorio, in quanto visto la vastità e i disagi per le strade esistenti e quindi i tempi di arrivo se già sono lunghi per l’ospedale di Melito Porto Salvo figuriamoci per Locri o Reggio Calabria».
«In un momento dove non si parla d’altro che di difesa della donna, e la Regione si è costituita parte civile, è paradossale chiudere un punto nascita e mettere a rischio donne e bambini – continua Minniti – visto che stiamo andando a toccare uno dei migliori reparti dell’ospedale ove ci sono grande professionalità e soprattutto un corpo medico e para medico che lavora con sacrificio dedizione e passione ed e stimato da tutti».
«Sono sicuro che non mancherà all’attuale governatore molto sensibile e attento a questo territorio come d’altronde ha dimostrato nelle redazione del piano sanitario regionale che nonostante i problemi che tutti – aggiunge Minniti – sappiamo visto il debito che esiste sulla sanità e i piani di rientro che si stanno attuando per appianare questo debito, e lo dice uno che come è noto a tutti non ha votato chi ci sta governando. Un amministratore per essere credibile deve parlare con la verità e la verità e che il nostro ospedale è stato tutelato sotto tutti i punti di vista. A mio avviso quella assemblea fatta giorni fa si poteva evitare».
La giunta comunale melitese ha deliberato in merito alla questione. Una scelta che per Minniti «rappresenta la strada da percorrere per consorziare con il governatore Scopelliti la linea da portare avanti».
«Io ritengo che dimostrando con i fatti tutte le disfunzioni e i problemi che si possono incorrere e sicuramente i casi di mala sanità che si possono verificare si può ottenere qualcosa – conclude Minniti – anche perché é facile dimostrare con fatti concreti alla mano già vissuti da coloro che operano in questo settore che senza l’ospedale di Melito potrà succedere l’irreparabile».
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