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Ventisette condanne per un totale di poco meno di 230 anni di carcere. La richiesta dei pubblici ministeri è giunta al termine dell’udienza celebrata lunedì mattina davanti al gup Tommasina Cotroneo. Alla sbarra, nell’aula bunker del Tribunale di Reggio Calabria, per il processo con il rito abbreviato, c’erano gli imputati del processo scaturito dall’operazione “Konta Korion”.
Sostenendo la fondatezza del castello accusatorio i pm hanno invocato pene che vanno da un massimo di 20 anni a un minimo di un anno e due mesi.
Queste nel dettaglio le richieste avanzate dall’accusa rappresentata da Antonio De Bernardo e Federico Perrone Capano: Antonino Albanese 8 anni, Francesco Bruzzese 16 anni, Concetto Bruno Candito 20 anni, Pasquale Caridi 10 anni, Antonio Casili 9 anni, Pietro Casili 9 anni, Lorenzo Fascì 12 anni, Domenico Foti 12 anni, Francesco Frisina 1 anno, 2 mesi e 600 euro di multa, Giuseppe Frisina, 1 anno, 2 mesi e 600 euro di multa, Rocco Guerrisi 1 anno, 2 mesi e 600 euro di multa, Maurizio Iaria 14 anni, Salvatore Lo Presti 1 anno, 2 mesi e 600 euro di multa, Domenico Romeo 1 anno, 2 mesi e 600 euro di multa, Giorgio Macrì 10 anni, Carmelo Manti 14 anni, Carmelo Modaffari 8 anni, Leone Modaffari 8 anni, Raffaele Nucera 8 anni, Francesco Ollio 8 anni, Daniele Filippo Poerio 14 anni, Filippo Antonio Poerio 8 anni, Pietro Poerio 8 anni, Leo Romeo 8 anni, Vincenzo Stilo 8 anni, Giuseppe Vitale 8 anni, Valter Tedesco 4 anni. Chiesta anche la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica nei confronti di Paolo Verduci, per falsa testimonianza, la confisca di quanto era stato già oggetto di sequestro.
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