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Una festa della donna speciale quella vissuta quest’anno dai Licei “Mazzini” di Locri, all’insegna dell’accoglienza, dell’integrazione, della promozione dei diritti umani e della buona musica. La prestigiosa scuola della Locride ha organizzato, infatti, in prossimità della giornata internazionale della donna, la presentazione di due libri “Joy per sempre- diario di un commissario di polizia” e “Amore cieco” di Salvatore Blasco, attuale dirigente della Squadra Mobile di Reggio Emilia ed ex capo della Mobile di Piacenza. Il primo racconta una storia vera di Joy , ragazza nigeriana arrivata a bordo di un gommone che si ritrova presto invischiata nella rete della criminalità organizzata. L’autore, giovane capo della Squadra Mobile di Piacenza, la salva dalla strada offrendole la possibilità di una vita da donna libera ed amata. Tra i due nasce un rapporto di fratellanza da cui emerge una realtà profonda: i veri salvatori sono, spesso, coloro che vengono salvati.
La storia di Joy evidenzia il serio problema della prostituzione in Italia per i minori non accompagnati ma anche l’importante rete della solidarietà che, attraverso i servizi sociali, si stringe attorno a loro.
Il secondo “Amore cieco” è il racconto di un’indagine su atti di violenza consumati in famiglia, una storia che assume gradualmente contorni diversi: la lettura del Mattinale, una chiamata al 113 e poi una denuncia per lesione, un tentato omicidio… Il commissario Calabrese, Dirigente della Squadra Mobile di Piacenza, cerca la verità, insita nei dubbi di chi, consapevole del proprio cammino, non rinuncia a perseguire il bene dell’uomo.
La presentazione, moderata dalle docenti Federica Malara e Girolama Polifroni, è stata allietata dagli intermezzi musicali del coro del “Mazzini”, si è arricchita della lettura di brani scelti, del dialogo aperto con gli studenti e della toccante testimonianza di vita di Arezo Rashidi alunna della scuola, di origine afgana che vive ed opera presso la comunità di Camini che dell’integrazione ha fatto ormai una ragione di vita.
Presente all’incontro l’autore il quale concludendo i lavori ha affermato: “Ringrazio i promotori dell’incontro e tutti coloro che hanno prestato il loro volto e la loro voce per questo evento. Tutti coloro che hanno conosciuto Joy si sono arricchiti incontrandola. Lei continua ad essere una bussola nella mia vita, una messaggera di buone azioni, la conferma che quando doniamo riceviamo molto di più. Tra gli insegnamenti che lei ci ha consegnato c’è sicuramente quello che dovremmo mettere da parte le nostre paure e frustrazioni: la vita è ora e va goduta nelle relazioni belle”.
In un momento storico in cui il mondo è attraversato da profondi mutamenti e sfide legate al dialogo interculturale, all’integrazione , all’accoglienza è fondamentale dare voce alle storie che ci insegnano, che ci commuovono e che ci spingono a riflettere sulle dinamiche sociali e umane che ci circondano.
Nella nostra società in cui le disuguaglianze e le ingiustizie continuano a dilatarsi, è importante capire quanto sia necessario essere testimoni attivi del cambiamento ed agire con coraggio e determinazione per costruire un mondo migliore per le generazioni future. Storie come quella di Joy ci spronano a riflettere su come possiamo contribuire a questo processo di trasformazione, a partire dai piccoli gesti di solidarietà e compassione che possiamo compiere ogni giorno nelle nostre comunità e nelle nostre scuole. Speriamo possa essere non solo un’opera letteraria di grande valore, ma anche un potente strumento di sensibilizzazione e cambiamento sociale
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