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I cittadini della Locride esigono una spiegazione.
Era stato promesso loro che l’asse ferroviario Catanzaro/Reggio Calabria sarebbe stato ripristinato, finanche potenziato, e invece la situazione va sempre peggio. E’ quello che denunciano i cittadini della Vallata La Verde che vede i paesi di (Bianco, Samo, Caraffa, Sant’Agata, Africo, Casignana e Pardesca) legati al servizio ferroviario che fa capo alla stazione di Bianco.
Ebbene, i sunnominati cittadini denunciano una situazione inaccettabile, dove quotidianamente i treni vengono soppressi a “causa” delle più disparate emergenze. Emergenze, sempre secondo i cittadini, spesso ripetitive e che non convincono la popolazione scesa sul piede di guerra. Imprevisti, come ad esempio la non funzionalità del sistema di climatizzazione nei vagoni (che portano alla soppressione delle corse) o come i periodici guasti ai macchinari, o le anomalie nel suddetto asse. Sembra impossibile che succeda questo in piena estate, quando il servizio pubblico dovrebbe essere nel massimo della efficienza. Ma ancora più impossibile è vedere che accada in un Paese (civile e industrializzato) che vanta treni di ultima generazione (ad alta velocità) in grado di percorrere migliaia di chilometri in un batter di ciglia. Tutto questo mentre, in certi altri posti delle stessa nazione, si viene lasciati in balia delle circostanze. Disaggi e malfunzionamenti dunque, quando era stato promesso (da chi di competenza) che si sarebbe provveduto a mitigare se non a eliminare del tutto questo assurdo divario con cui la Locride è costretta a convivere. E allora, visto l’attuale stato di cose, ci sarebbe (usando il più sobrio degli eufemismi) da chiedersi se i cittadini di questo particolare pezzo di Calabria non siano effettivamente figli adottivi di un Dio orfano lasciato in disparte a togliersi i pidocchi di dosso.
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