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I Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica continuano la loro incessante attività di contrasto alla criminalità nella Locride, con operazioni mirate a garantire la sicurezza del territorio. Nel giorno dell’Epifania, un importante intervento ha portato all’arresto di un uomo e al sequestro di diverse armi illegali e circa 200 munizioni.
Un intervento tempestivo e decisivo
L’operazione è scattata nella prima mattinata del 7 gennaio, quando i militari, durante un controllo straordinario nel comune di Camini, hanno udito colpi d’arma da fuoco provenienti da una zona periferica. Allertati dal suono, i Carabinieri si sono immediatamente diretti verso l’area, individuando un uomo armato che, alla vista delle forze dell’ordine, ha tentato invano di fuggire.
Grazie all’intervento dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, specializzato in operazioni ad alta intensità, l’individuo è stato fermato e disarmato. Durante la perquisizione, è stato rinvenuto un fucile con matricola abrasa e una pistola priva di documentazione legale, oltre a 200 proiettili, tutti prontamente sequestrati.
Lotta al traffico di armi clandestine
Questo arresto si inserisce in un contesto più ampio di attività volte a contrastare la diffusione di armi illegali, spesso strettamente connesse alla criminalità organizzata. L’Arma dei Carabinieri, con una presenza rafforzata nella Locride, continua a impegnarsi per ridurre questi fenomeni e garantire maggiore sicurezza ai cittadini.
Un messaggio chiaro per il territorio
Il Comando Provinciale dei Carabinieri ribadisce il proprio impegno a intensificare i controlli e le operazioni di prevenzione su tutto il territorio, con l’obiettivo di promuovere la legalità e arginare ogni forma di criminalità. Queste attività rappresentano un segnale forte e concreto per contrastare il radicamento di comportamenti illegali in una zona che necessita di interventi mirati e costanti.
Fase preliminare delle indagini
È importante ricordare che il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari. Per l’uomo fermato resta valido il principio di presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva.
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