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ROMA – Il progetto denominato “America?” realizzato dagli Studenti dei Licei “G. Mazzini” di Locri in cooperazione con l’Associazione 5D (presieduta dalla dottoressa M. Alessandra Polimeno); dalla docente Maria Antonietta Reale e dall’artista Bruno Panuzzo è stato presentato, con grande successo, presso la prestigiosa Università capitolina “Luiss”.
L’ opera è riuscita, ancora una volta, a suscitare grande interesse ponendo in evidenza le tematiche sociali (quali la violenza di genere e le malattie neurodegenerative) su cui è costruita la sintassi narrativa del progetto filmico medesimo. “America?” bissa, quindi, il grandissimo risultato ottenuto al “Salone internazionale del libro di Torino”, lo scorso 13 maggio, conquistando gli apprezzamenti di una platea competente e qualifica. L’ opera dei ragazzi del “Mazzini” è stata proiettata, presso l’Aula Magna “Mario Arcelli” all’ interno dell’esclusivo campus universitario della “Luiss”. Una grande soddisfazione per i ragazzi del dirigente Francesco Sacco che, accompagnati nella trasferta capitolina dalla docente Patrizia Circosta e dal professore Pietro Cremona, già insegnante dell’Istituto, hanno potuto presentare e confrontare la loro opera con quelle realizzate dai loro “colleghi” studenti provenienti da tutta Italia. Le opere presentate sono state circa venticinque: tutte di grande valore e di ragguardevole profondità emotiva.
“America?” non ha temuto il “confronto” ed ha compiuto, come sempre, il proprio dovere incamerando un risultato prezioso e significativo. Grande entusiasmo è stato espresso anche da Bruno Panuzzo che, in tandem con i docenti del “Mazzini”, ha accompagnato verso tale percorso le studentesse Ludovica Archinà e Benedetta Gerasolo. Queste ultime, coadiuvate dallo stesso Panuzzo, hanno saputo porsi in rilievo nel corso della presentazione introduttiva del lavoro filmico (un intervento valido e diretto che ha saputo ben presentare i progetto svolto, ricordiamo, assieme ai loro colleghi di Locri. L’opera era stata inserita nell’autorevole rassegna universitaria denominata Legalità e Merito). Quest’ultimo evento, giunto alla settima edizione, è stato fortemente voluto dalla docente della Luiss Paola Severino (già ministro della giustizia nel Governo Monti). Illustri ed autorevoli gli interventi delle personalità, di assoluto rilievo, presenti all’evento! Tra questi spicca l’intervento del Ministro della Giustizia Carlo Nordio (sviluppatosi in remoto attraverso un video).
La stessa docente Severino ha elogiato, tra gli altri, il lavoro compiuto dai ragazzi di Locri evidenziandone “l’assoluta originalità e la grande concentrazione di emozioni primarie che racchiude”. Effettivamente l’opera è un vero e proprio “crogiuolo” di emozioni, di speranze e di piccoli grandi vortici innescati dalle tematiche trattate e dagli stati d’animo dei personaggi. La favola di “America?” termina, quindi, in bellezza! Dopo essere stata scrutata, valutata e goduta da migliaia di persone l’opera si congeda dal grande pubblico al proprio apice (nonché all’indomani di una performance da campioni).
Tutto ciò avviene in una “cornice” singolare: la Luis (Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli) di Roma che, senza dubbio, rappresenta uno degli atenei più prestigiosi del Paese. Un opera concepita con giudizio, con entusiasmo e con quell’essenzialità, più volte evidenziata durante le proiezioni lungo la Penisola, che converge verso un elemento univoco: l’amore. Va ravvisato il grande impegno della docente Girolama Polifroni (vice preside dell’istituto locrideo che, da sempre, si dimostrata aperta verso il proseguimento del percorso formativo dei propri allievi dopo la conclusione del quinquennio canonico).
Opere della medesima caratura di “America?” fanno, infine, gridare al miracolo in maniera triplice! Da un lato vi è il coinvolgimento degli studenti in relazione a delle tematiche sociali di strettissima attualità; viene, poi, evidenziato (oltre al valore sociale, didattico ed umano dell’opera) anche la funzionalità della stessa in merito alla promozione territoriale. Infine vi è l’aspetto relativo all’elaborazione di simili tematiche all’interno del mood degli allievi.
“America?” ha dimostrato il proprio potenziale in maniera totale: conducendo gli studenti del “Mazzini”, nonché il meraviglioso territorio della Locride, su un “palco” decisamente importante. Un luogo ove il sapere e la conoscenza fanno quotidianamente da padrone e che, opportunamente impiegati, potrebbero contribuire a scrivere la parola fine sulle atroci “piaghe sociali” evidenziate nell’opera medesima. Ad “America’” va attribuito il grande merito di essere stato un prodotto efficace: un’opera che, nonostante la propria semplicità tecnica, è riuscita a penetrare nel cuore delle persone. Queste ultime, d’altro canto, hanno saputo cogliere la grande essenza di un messaggio sociale ed umano inequivocabile.
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