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C’era anche la Calabria alla maratona di mountain bike Hero dura Dolomites.
Anche quest’anno si è celebrata a Selva di Val Gardena (BZ), Trentino Alto-Adige, la nota maratona di mountain bike, la Hero dura Dolomites, la più dura al mondo. Giunta ormai alla sua tredicesima edizione, la manifestazione si svolge in una location una del suo genere, gli spettacolari scenari montani delle dolomiti del Trentino Alto-Adige e bellunesi. Fra gli oltre 3000 partecipanti provenienti da ogni parte del mondo, non sono mancati nemmeno in questa edizione, nomi importanti del ciclismo professionistico. Tra questi spicca fra tutti il nome di Vincenzo Nibali detto ‘Lo Squalo’, di Marco Aurelio Fontana, campione olimpico di Londra 2012 e tanti altri che hanno lasciato il ciclismo su strada, per dedicarsi alle competizioni di mountain bike. Tutti divisi da varie categorie tra professionisti e dilettanti. Fra questi ultimi, per il secondo anno consecutivo, c’è stata la partecipazione di Vincenzo Armonio, 42 anni, imprenditore di Brancaleone (RC) e presidente dell’Associazione Sportiva di mountain Bike ‘ARMATA BRANCALEONE’. Persona di altissimi valori morali, determinazione e coraggio, che oltre alla sua preparazione atletica, gli ha consentito di percorrere i percorso più arduto (la manifestazione consta di due percorsi, uno di 86 km e 4000 m di dislivello e 60 km 3200 di dislivello) quello di 86 e 4000m di dislivello, con il raggiungimento di quote che vanno fino ai 2400, fatto di impervie salite che lo hanno condotto ad uno attraversamento dei più famosi passi dolomitici, come il passo Pordoi a 2200 metri s.l.m e località fra le più prestigiose del turismo montano, come Selva di Val Gardena (BZ) Canazei (TN), Arabba (BL). Vincenzo Armonio, per la seconda volta consecutiva ha brillantemente portato a termine l’intero percorso, con circa 10 ore di pedalata continua.
Ardua impresa e meritevole di ogni apprezzamento, in quanto ha dovuto sopportare tutti gli stress che si incontrano durante questa attività, come la ripidità delle salite, l’altitudine, il freddo in quota. Tutto questo per interminabili 10 ore. Solo la sua determinazione, la passione e la voglia di questo ragazzo, gli hanno permesso di affrontare in primis il lungo viaggio da Brancaleone (RC) e successivamente a tutte le altre dure fatiche. Grande soddisfazione e vicinanza gli hanno dimostrato tutti componenti dell’associazione mountain bike ’Armata Brancaleone’, di cui è presidente, che attraverso questa impresa, ha dato risalto all’intera comunità di Brancaleone (RC), in un territorio lontano.
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