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Presso l’auditorium dei Licei “G. Mazzini” di Locri è stato presentato un progetto multimediale (realizzato in tecnica book box system) e denominato “America?”. L’opera, realizzata con considerevole impegno da un brillante team di studenti del medesimo Istituto, è stata sviluppata in collaborazione con l’Associazione 5D unitamente all’artista Bruno Panuzzo.
Le tematiche sociali affrontate nell’elaborato filmico riguardano la violenza di genere, piaga sociale tristemente in rilievo, nonché le patologie neurodegenerative come l’Alzheimer. L’iniziativa, dall’alto significato sociale, è stata preceduta da un flash mob ad opera degli studenti e curato dai docenti Pietro Maviglia, Rossella Maria Antonietta Totino e Cinzia Musitano sulle note del celebre brano “Non vivo più senza te” scritto da Biagio Antonacci. E’ seguita l’inaugurazione del cosiddetto “paper wall” una gigantografia cartacea, collocata su una parete esterna dell’istituto, ritraente una donna posta di spalle e coperta dalla bandiera americana (l’opera è frutto della creatività dell’artista Carmen Fantò).
Gli studenti ed i presenti hanno simbolicamente apposto la loro firma sul manifesto: allo scopo di evidenziare il loro impegno contro la violenza di genere e la discriminazione.
La proiezione, all’interno dell’auditorium dell’Istituto, è stata preceduta da una dettagliata analisi curata dal giornalista Gianluca Albanese. L’opera filmica ha avuto un impatto notevole sugli spettatori, in maggioranza studenti, poiché ha affrontato tematiche cruciali attraverso un linguaggio semplice e diretto. Sono stati proprio gli studenti, sempre coadiuvati dall’Associazione 5D e dall’artista Panuzzo, ad aver coinvolto attraverso l’arte filmica i loro coetanei: nell’analisi, nella produzione e nell’espressione di messaggi sociali rilevanti. Tali elaborati verranno valutati, e premiati, all’interno di un concorso di scrittura connesso. La visione di “America?” colpisce inesorabilmente gli spettatori al cuore. Nonostante la semplicità dell’elaborato, la trama risulta avvincente e coraggiosa (al limite dell’incoscienza). Un’opera audace a livello narrativo e concepita con uno stile particolarissimo denominato “crossover”. Simile tecnica consente di rinunciare agli schemi narrativi classici.
Nella narrazione non vi è un protagonista totalmente negativo o totalmente positivo; non è presente un totale lieto fine; non si concretizza una trama che si svela a poco a poco (per mantenere la suspense).
La costruzione dello story board (che combina in modo originale una serie di forme classiche del racconto) risulta interessante sin da subito: anche se lo stesso viene volutamente svelato nei primi minuti. Nonostante la storia abbia un aspetto scontato (o quasi) lo spettatore è desideroso di comprendere come i personaggi di turno riescano a districarsi con gli eventi. Appare apprezzabile come i vari personaggi, appunto, nelle loro sfumature più evidenti e nel loro significato umano e sociale, riescano a conferire credibilità e complessità alla loro interpretazione (pur trattandosi di attori con scarsa esperienza cinematografica). Ciò diviene uno dei punti di forza del progetto filmico.
Gli interpreti: Federica Gutta’, Giorgia Carabetta, Francesco Iaconis, Alessandra Guarneri, Vincenzo Guarneri ed Antonino Sculli hanno avuto modo di distinguersi per un lavoro di grande spessore. La narrazione fuori campo è stata brillantemente curata dall’artista locrese Nicola Procopio. Suggestive le immagini aeree addizionali del fotografo Domenico Cavallo e le musiche (composte dallo stesso Panuzzo e prodotte a Firenze da Franco Poggiali).
L’opera è dedicata alla memoria della giovane Giulia Cecchettin. L’elaborato filmico è stato ambientato nella splendida cornice di Siderno (tra le suggestive vie della parte antica dell’abitato, posta a monte, e la parte moderna della città, vivace e dinamica, che sia affaccia sul mare). Gli attori e l’intero staff di produzione del progetto sono stati insigniti di un riconoscimento ad opera della Dottoressa Alessandra Polimeno presidente dell’Associazione 5D (realtà che, da sempre, si batte in prima linea nella lotta alla violenza di genere).
La stessa Dottoressa Polimeno, unitamente all’amministrazione Comunale di Siderno, all’assessore della Città di Locri Domenica Bumbaca, all’imprenditore Giuseppe Canzonieri ed agli artisti Francesco Iaconis, Costantino Scaglione e Domenic Scaglione, ricevono a loro volta un riconoscimento da parte di Bruno Panuzzo “per il loro lodevole operato artistico, umano e sociale”.
Premiata anche la professoressa Maria Antonietta Reale, per aver curato la versione in lingua inglese dell’opera ed i docenti di educazione fisica dell’istituto locrideo (per aver curato il flash mob dei ragazzi). “America?” oltre ad infondere un valido insegnamento su tematiche complesse ed attuali, lascia un’amara riflessione. La stessa giunge allo spettatore tramite il personaggio dell’uomo anziano: che rivolgendosi a Federica sulla tematica del “vivere”, evidenzia quanto sia “più importante il come vivere e non il quanto”. Presso l’auditorium dei Licei “G. Mazzini” di Locri è stato presentato un progetto multimediale (realizzato in tecnica book box system) e denominato “America?”. L’opera, realizzata con considerevole impegno da un brillante team di studenti del medesimo Istituto, è stata sviluppata in collaborazione con l’Associazione 5D unitamente all’artista Bruno Panuzzo.
Le tematiche sociali affrontate nell’elaborato filmico riguardano la violenza di genere, piaga sociale tristemente in rilievo, nonché le patologie neurodegenerative come l’Alzheimer. L’iniziativa, dall’alto significato sociale, è stata preceduta da un flash mob ad opera degli studenti e curato dai docenti Pietro Maviglia, Rossella Maria Antonietta Totino e Cinzia Musitano sulle note del celebre brano “Non vivo più senza te” scritto da Biagio Antonacci. E’ seguita l’inaugurazione del cosiddetto “paper wall” una gigantografia cartacea, collocata su una parete esterna dell’istituto, ritraente una donna posta di spalle e coperta dalla bandiera americana (l’opera è frutto della creatività dell’artista Carmen Fantò).
Gli studenti ed i presenti hanno simbolicamente apposto la loro firma sul manifesto: allo scopo di evidenziare il loro impegno contro la violenza di genere e la discriminazione. La proiezione, all’interno dell’auditorium dell’Istituto, è stata preceduta da una dettagliata analisi curata dal giornalista Gianluca Albanese.
L’opera filmica ha avuto un impatto notevole sugli spettatori, in maggioranza studenti, poiché ha affrontato tematiche cruciali attraverso un linguaggio semplice e diretto. Sono stati proprio gli studenti, sempre coadiuvati dall’Associazione 5D e dall’artista Panuzzo, ad aver coinvolto attraverso l’arte filmica i loro coetanei: nell’analisi, nella produzione e nell’espressione di messaggi sociali rilevanti. Tali elaborati verranno valutati, e premiati, all’interno di un concorso di scrittura connesso. La visione di “America?” colpisce inesorabilmente gli spettatori al cuore. Nonostante la semplicità dell’elaborato, la trama risulta avvincente e coraggiosa (al limite dell’incoscienza). Un’opera audace a livello narrativo e concepita con uno stile particolarissimo denominato “crossover”. Simile tecnica consente di rinunciare agli schemi narrativi classici. Nella narrazione non vi è un protagonista totalmente negativo o totalmente positivo; non è presente un totale lieto fine; non si concretizza una trama che si svela a poco a poco (per mantenere la suspense).
La costruzione dello story board (che combina in modo originale una serie di forme classiche del racconto) risulta interessante sin da subito: anche se lo stesso viene volutamente svelato nei primi minuti. Nonostante la storia abbia un aspetto scontato (o quasi) lo spettatore è desideroso di comprendere come i personaggi di turno riescano a districarsi con gli eventi.
Appare apprezzabile come i vari personaggi, appunto, nelle loro sfumature più evidenti e nel loro significato umano e sociale, riescano a conferire credibilità e complessità alla loro interpretazione (pur trattandosi di attori con scarsa esperienza cinematografica). Ciò diviene uno dei punti di forza del progetto filmico. Gli interpreti: Federica Gutta’, Giorgia Carabetta, Francesco Iaconis, Alessandra Guarneri, Vincenzo Guarneri ed Antonino Sculli hanno avuto modo di distinguersi per un lavoro di grande spessore. La narrazione fuori campo è stata brillantemente curata dall’artista locrese Nicola Procopio.
Suggestive le immagini aeree addizionali del fotografo Domenico Cavallo e le musiche (composte dallo stesso Panuzzo e prodotte a Firenze da Franco Poggiali).
L’opera è dedicata alla memoria della giovane Giulia Cecchettin. L’elaborato filmico è stato ambientato nella splendida cornice di Siderno (tra le suggestive vie della parte antica dell’abitato, posta a monte, e la parte moderna della città, vivace e dinamica, che sia affaccia sul mare). Gli attori e l’intero staff di produzione del progetto sono stati insigniti di un riconoscimento ad opera della Dottoressa Alessandra Polimeno presidente dell’Associazione 5D (realtà che, da sempre, si batte in prima linea nella lotta alla violenza di genere).
La stessa Dottoressa Polimeno, unitamente all’amministrazione Comunale di Siderno, all’assessore della Città di Locri Domenica Bumbaca, all’imprenditore Giuseppe Canzonieri ed agli artisti Francesco Iaconis, Costantino Scaglione e Domenic Scaglione, ricevono a loro volta un riconoscimento da parte di Bruno Panuzzo “per il loro lodevole operato artistico, umano e sociale”. Premiata anche la professoressa Maria Antonietta Reale, per aver curato la versione in lingua inglese dell’opera ed i docenti di educazione fisica dell’istituto locrideo (per aver curato il flash mob dei ragazzi). “America?” oltre ad infondere un valido insegnamento su tematiche complesse ed attuali, lascia un’amara riflessione. La stessa giunge allo spettatore tramite il personaggio dell’uomo anziano: che rivolgendosi a Federica sulla tematica del “vivere”, evidenzia quanto sia “più importante il come vivere e non il quanto”.
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