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Il Mare, i tramonti che non ti aspetti.
Quando la Natura stravolge i piani della mia passione: la pesca. Un periodo un po’ in sordina per la pesca a spinning da riva. Una stagione che tarda ad arrivare; i pesci anche. Questa passione ancestrale, la pesca; da quando ero appena un bimbo. Eppure dopo 60 anni sono ancora qui, sulla riva del mare, al tramonto. Quei cambi di luce che possono riservare sorprese. Tutti i pescatori lo sanno.
È un appuntamento irrinunciabile, soprattutto per questa temperatura che tende al caldo intenso. I banchi di pesce azzurro, foraggio, tendono ancora a rimanere a largo preda dei primi tonni e pesci spada e allora, io, attendo che il caldo faccia avvicinare i banchi di pesce e assieme a loro i predatori come il pesce serra. Un pesce predatore vorace, un killer spietato. Non oggi però. Mare al tramonto immobile, bianco. Tramonto alle spalle e molto caldo. Poi, noto qualcosa in prossimità della battigia, nell’acqua. Penso subito ad un predatore a caccia all’ora giusta.
Eppure, cos’è? È un pesce o qualcos’altro? Dista da me una cinquantina di metri. Poi, letteralmente, spiaggia. Penso di tutto, anche il peggio…No, mi avvicino , mi avvicino di corsa e cosa vedo? Un magnifico esemplare di tartaruga che ha deciso di scegliere un luogo calmo, sicuro per deporre le uova. L’osservo: meraviglia della meraviglia. Sembra osservare se il luogo possa soddisfare la sua necessità. Mi affretto, mi avvicino. Lei osserva la spiaggia.
Il tempo di scattare qualche foto ravvicinata ma lei, evidentemente non ritiene idoneo il posto. Si gira, fa’ rotta verso l’acqua e in meno di due minuti è già al largo verso il luogo della memoria, ancestrale. Ciao Bellissima. Fai rotta verso il tuo cammino nell’Universo acqueo e continua a riprodurti.
Un giorno forse incontrerò i tuoi figli. La passione per il mare continuerà a stupirmi. Sempre…
di Stefano De Angelis
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