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Nella penultima “Blind Audition” di The Voice of Italy Raffaella Carrà, Dolcenera, Emis Killa e Max Pezzali hanno ascoltato i talenti che si sono susseguiti sul palco e si sono sfidati per riuscire ad assicurarsi le Voci migliori da aggiungere ai propri team.
I 25 concorrenti della puntata, condotta da Federico Russo, si sono impegnati al massimo interpretando al meglio i successi italiani e internazionali, 15 sono i ragazzi che hanno conquistato il cuore dei coach.
Ecco le Voci che hanno superato la quinta Blind: Salvo Matarazzo (Canicattini Bagni, SR), Elisa Meo (Treviso), Erika Finotti (Siziano, PV), Ottavia Bruno (Brescia), Edith Brinca (Di Iasi, Romania, vive a Verbania), Enrico Bernardo (Nola), Federica Vincenti (Parabita, LE), Jennifer Vargas Antela (L’Avana, Cuba), Francesca Basaglia (Cavezzo, MO), Irene Colzani (Calenzano, FI), Mirko Ciulla (Palermo), Luca De Gregorio (Campobasso), Noemi Castagnanova (Brindisi), Viviana Buonomo (Pomigliano D’Arco, Na), Valentina Buccinnà (Lamezia Terme).
Il cerchio si stringe sui 4 coach che devono terminare le proprie squadre, per riuscirci rimane una sola, decisiva “Blind audition”. Imperdibile, quindi, l’appuntamento di mercoledì 30 marzo.
Valentina Buccinnà, studentessa 28enne di Lamezia Terme, per la sua Blind Audition ha cantato “Pompeii” dei Bastille. Si sono giranati Max Pezzali ed Emis Killa e lei ha scelto il #TeamPezzali.
La passione per la musica nasce grazie al padre che, da bambina, la faceva addormentare a suon di Mozart. Anche la sorella e i fratelli sono musicisti: la prima suona il pianoforte, gli altri suonano la chitarra e la batteria. Con la sorella, inizia a strimpellare il pianoforte già all’età di 5/6 anni, con i fratelli, ascolta Litfiba e Pink Floyd.
Timida, si rifugia spesso nella musica. Dopo il Liceo, decide di iscriversi al Conservatorio e, dopo un anno di canto jazz e tre di contrabbasso, decide di lasciare gli studi con l’intenzione, però, di riprenderli al più presto. “The Voice” come riscatto personale dopo aver abbandonato l’idea di fare musica, sia per problemi economici che per la poca effervescenza culturale e musicale di Lamezia Terme.
Il suo sogno più grande è quello di riempire lo stadio di San Siro o, almeno, di riuscire a vivere di musica, se così non fosse, vorrebbe aprire uno studio di logopedia, materia che sta studiando. Fin da bambina la chiamano Pollyanna per il sorriso che da sempre la contraddistingue.
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