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Tutto secondo copione: applausi scroscianti e risate a non finire. Non ha deluso le aspettative Biagio Izzo, il comico napoletano che in un Teatro Grandinetti gremito fino all’inverosimile, ha messo in scena la divertentissima commedia “Bello di papà”, in occasione della terza edizione della manifestazione “Al teatro… in ricordo di Antonio Federico”.
La kermesse, organizzata dall’associazione “Vacantusi” nell’ambito della rassegna “Vacantiandu 2017” e pienamente condivisa dalla famiglia Federico, ha l’obiettivo di mantenere sempre vivo il ricordo del piccolo Antonio, prematuramente scomparso e grande appassionato di teatro. Un obiettivo che si sta portando avanti anche grazie al progetto del laboratorio teatrale nelle scuole cittadine, sfociato nella costituzione della “Piccola compagnia”, che sta consentendo a tanti giovani di avvicinarsi al mondo del teatro e soprattutto mantenere vivo il ricordo di Antonio.
Protagonista indiscusso dell’esilarante commedia, scritta da Vincenzo Salemme, narra di una coppia, in cui il protagonista maschile è Biagio Izzo, nei panni di un dentista di mezza età (Antonio Mecca), che non vuole assumersi responsabilità e soprattutto non vuole avere figli. Cosa che invece desidera la sua compagna. Un giorno, la loro tranquilla vita viene completamente trasformata dalla necessità di accogliere in casa il miglior amico del protagonista, che crede di essere un bambino di sette anni e che progressivamente, nel giro di un mese, cresce fino a diventare maggiorenne. Si tratta di un inganno della compagna del protagonista, attraverso il quale si è proposta di dimostrare la bellezza dell’avere un bambino. Antonio Mecca ha paura di ogni novità, è un vero conservatore, non solo di denaro, ma soprattutto conservatore di affetti. Profondamente sarebbe un buono, ma costantemente ha paura di essere fregato, è forse per questo che non si è mai sposato e sta con una bellissima ragazza ucraina, che gli piace tantissimo ma che allo stesso tempo teme come un ingombrante invasore: invasore della casa e soprattutto del conto corrente, perché Marina, l’ucraina, vorrebbe costruire una famiglia con Antonio, e soprattutto vorrebbe dei figli.
Bravissimi tutti gli attori che hanno recitato, in modo impeccabile e con grande professionalità, accanto a Biagio Izzo, a cominciare da Mario Porfito fino a Domenico Aria, Adele Pandolfi, Yuliya Mayarchuck, Rosa Miranda, Arduino Speranza e Luana Pantaleo.
A conclusione della serata, Giuseppe Federico, papà di Antonio, ha consegnato a Biago Izzo il simbolo della manifestazione dedicata al figlio, “L’Infinito”, mentre i direttori artistici della rassegna, Nicola Morelli e Walter Vasta, hanno donato al comico napoletano la maschera gialla simbolo della sesta edizione di “Vacantiandu”.
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