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Quaranta persone in carcere, sei ai domiciliari e tre all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. E’ questo l’esito del blitz eseguito questa notte dalla Guardia di Finanza.
Oltre 200 i finanzieri impegnati all’interno del quartiere Capizzaglie, considerato “fortino” della criminalità lametina, in particolar modo il campo rom di Scordovillo. L’operazione, secondo quanto riferito dagli inquirenti, ha evidenziato la presenza di basi logistiche per il deposito, la custodia, la manipolazione e l’occultamento a Lamezia Terme e fonti di approvvigionamento anche in provincia di Reggio Calabria, in particolare a Rosarno e San Luca, e Roma.
L’operazione, coordinata dalla Direzione antimafia di Catanzaro, ha sgominato un’organizzazione armata dedita al traffico di droga, legata alle principali cosche di ‘ndrangheta di Lamezia Terme.
Sequestrati, anche, un arsenale e 500 chili di droga.
Dagli sviluppi dell’inchiesta è emerso, inoltre, che 15 dei 49 indagati percepivano anche il reddito di cittadinanza.
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